Nuovo scambio di colpi d’artiglieria tra Siria e Turchia al confine nord-occidentale ieri pomeriggio, combattimenti sanguinosi ad Aleppo per l’intera giornata e, ieri sera, una bomba che fa saltare in aria un’auto nel centro di Damasco, nel parcheggio del quartier generale della polizia, uccidendo un poliziotto.
È stata un’altra giornata di tensione e sangue quella trascorsa ieri in tutta la Siria. Al confine con la Turchia ieri pomeriggio un nuovo proiettile di mortaio sparato dal territorio siriano è caduto nei pressi del villaggio turco di Akcakale, la stessa località dove in un episodio analogo mercoledì erano stati uccisi cinque civili. La reazione turca è stata immediata: colpi d’artiglieria sono stati sparati verso il territorio siriano, non si sa con quale esito dato che fino a tarda sera da Damasco non era venuta nessuna comunicazione ufficiale sull’episodio.
Silenzio della politica anche da Ankara che peraltro, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del Parlamento a compiere operazioni militari in Siria, risponde ad ogni tiro che dalla Siria finisce in Turchia. La Turchia, attraverso il ministro degli Esteri, è invece tornata ad insistere sulla necessità di un cambiamento radicale della leadership di Damasco.
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