Last updated on Ottobre 1st, 2012 at 04:26 pm
Il quadro politico non cambia nemmeno dopo la trasferta romana di Fabrizio Di Paola, che dal dialogo con il segretario nazionale Angelino Alfano avrebbe tratto solo l’invito ad attendere e la conferma che nel Pdl saccense non c’è nulla di certo e nessuna ipotesi di candidatura a sindaco si può dare per scontata. La coalizione resta quella formata da Pdl, Forza del sud, Pid, Udc e Patto per il territorio, con la candidatura a sindaco che dovrebbe spettare al maggiore partito, dove rimangono in corsa lo stesso Di Paola, Calogero Bono e Gianluca Guardino, con Scaduto dell’Udc che chiede però a gran voce le primarie e Forza del sud che sostiene di non porre nessun paletto.
Sull’altro fronte, Pd, Fli, Api e Mpa sembrano del tutto convinti di fare le primarie e ognuno di loro proporrà un proprio candidato. La new entry, dove la proposta dovrebbe cadere su Fabio Leonte, si chiama Mariolina Bono, ma l’interessata avrebbe già detto di «no» e in questi giorni si trova negli Stati Uniti, lontano dalla bagarre elettorale.
Nel variegato panorama di consultazioni è entrato ieri con prepotenza il segretario della Camera del lavoro Franco Zammuto, che ha definito «squallido e sterile» l’atteggiamento dei partiti: «Purtroppo – dice il rappresentante della Cgil il “tutti parlano con tutti” serve solo prendere tempo, in attesa che arrivi il “messia”.
Tenuto conto che i prossimi giorni saranno determinanti, considerato che si entrerà nel concreto delle trattative, la Camera del Lavoro interviene nelle consultazioni in corso esclusivamente per lanciare un invito alle forze politiche e sociali impegnate chiedendo loro di privilegiare l’impegno e la capacità di amministrare all’interesse di occupare il governo della città a qualunque costo».
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