Il maxi sconto era atteso da giorni e ieri è diventato realtà. La squalifica di Antonio Conte passa da 10 a 4 mesi e scadrà l’8 dicembre giorno dell’Immacolata. E’ questa la decisione del Tnas che ha scontato la condanna inflitta dalla Corte di Giustizia Federale di 6 mesi. Un sentenza che fa ancora discutere e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli e i legali dell’allenatore Conte parlano di una squalifica ingiusta, che è ststa comminata ad una persona innocente, mentre il legale della Federcalcio ribadisce la responsabilità del tecnico bianconero ibn ocacsione della partita Abinoleffe-Siena.
Come previsto, la sentenza parla di una riduzione della pena, ma per la precisione si tratta di una riduzione di sei mesi di sconto. Siccome due sono stati già scontati, l’allenatore della Juventus terminerà la squalifica sabato 8 dicembre 2012, e quindi il tecnico talentino potrà tornare in panchina allo stadi “Barbera” di Barbera per la sfida che vedrà opposta la Juventus al rosanero, per la 16ª giornata d’amdata del campionato di Serie A. Alla fine così saranno 10 le partite di campionato perse dal tecnico Conte per la squalifica, 4 invece quelle perse nella Champions League, ovvero tutte quelledella prima fase, visto che l’attuale tecnico della Juventus era stato squalificato per 10 mesi per l’omessa denuncia in Albinoleffe-Siena del maggio 2011.
Quindi Antonio Conte non farà in tempo a esordire come allenatore in Champions League, visto che il girone terminerà il 5 dicembre con la gara interna contro lo Shakhtar Donetsk; ma i tifosi della Juventus possono tirate un sospiro di sollievo, perchè entro quest’anno la squalifica sarà finita e protrà tornare a dirigenre la squadra dalla panchina.
E ieri dopo questo sconto di saulifica del tecnico, c’è stata la presa di posizione ufficiale della Juventus con una nota firmata dal presidente Andrea Agnelli. «Mantengo la mia convinzione, condivisa da tutta la Juventus – ha sottolineato il massimo dirigente bianconero – che Antonio Conte sia un uomo innocente e completamente estraneo ai fatti che gli vengono attribuiti».
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La conferma della squalifica è una sconfitta ingiusta, che deve far riflettere tutto il sistema calcistico – si legge ancore nel sito della squadra biancanora – la Juventus aspetta il suo allenatore finalmente in panchina, dove il suo talento riesce ad esprimersi pienamente, proseguendo il lavoro che quotidianamente sta garantendo».
«Alle mille parole fatte da più parti su questa vicenda – prosegue il presidente bianconero – le istituzioni sportive devono oggi dare seguito con una riforma profonda del sistema della giustizia sportiva, che sia in grado di evitare le pericolose asimmetriche, cronologiche e di giudizio, che si sono verificate negli ultimi anni».
Ancora più amaro il commento dei legali di Conte. «Sappiamo di aver difeso un uomo innocente e di non essere riusciti a far proclamare la sua estraneità ai fatti contestati – si legge in una nota del collegio difensivo di Conte formato dagli avvocati, Buongiorno, De Rensis e Chiappero – non c’è quindi in noi alcuna soddisfazione».
Soddisfazione invece da parte della Figc. «Da parte della Figc c’è la soddisfazione per la conferma della responsabilità relativa all’omessa denuncia di Albinoleffe-Siena – dice l’avvocato Luigi Modugno nell’istanza di fronte al Tnas presentata da Antonio Conte, commentando la riduzione della squalifica – non è sbagliato che nei confronti di un allenatore ci sia una squalifica a tempo e non a giornate».
Entrando nel merito della decisione del Tribunale, l’avvocato Modugno parla del possibile peso che potrebbe aver avuto la vicenda Mastrununzio. «La vicenda Mastronunzio – spiega il legale della Figc – non ha formato oggetto di istruttoria e va tenuto presente che l’infortunio lo si prova attraverso l’esibizione di una scheda sanitaria. Il collegio avrà avuto sufficienti elementi per aderire alla versione dei legali di Conte. ma il condizionale è d’obbligo».
Per quanto riguarda la mancata audizione di fronte al Tnas dello stesso Mastronunzio e dell’ex vice di Conte, Cristian Stellini, il legale della Figc spiega: «Vi erano state richieste di ascoltare Mastronunzio e Stellini. Su un’eventuale audizione del secondo non eravamo contrari, in quanto la confessione di Stellini toccava solo una parte iniziale mentre c’era reticenza su ulteriori sviluppi».
Invece per quanto riguarda Carobbio, il collegio aveva sufficienti elementi a disposizione per non ascoltarlo nuovamente. Si chiude quindi con una sentenza definitiva il caso Conte che ha alimentato polemiche e discussioni che non finiranno certamente adesso.
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