Last updated on Ottobre 4th, 2012 at 12:18 pm
La sfida è aperta. Al nastro di partenza ci sono 11 candidati alla presidenza della Regione e 19 liste nel collegio di Trapani.
Si ripropongono 5 uscenti su 8. Si tratta di Baldo Gucciardi e Camillo Oddo del Pd, Livio Marrocco (Fli), Toni Scilla (Grande Sud) e Paolo Ruggirello (Lista Musumeci). In tutto, 129 candidati. I seggi del collegio di Trapani sono 7. Ma ci sono anche i candidati «trapanesi» nei listini regionali ed il sistema di voto può – come accadde nel 2008 – aggiungere un seggio supplementare, anche se le previsioni allontanano questa ipotesi.
Le polemiche. Tengono banco in queste ore. Il Pd subisce l’attacco di Monica Alagna esclusa dal listino regionale e sostituita con Antonella Milazzo. Una sfilza di firme su un documento politico invita la dirigente regionale marsalese a non trasformare la campagna elettorale «in una sterile guerra tra bande». Il Pdl di Castellammare si lamenta per l’esclusione dalla lista del capogruppo alla Provincia Piero Russo. Il Psi subisce l’esclusione di Piero Spina dalla lista Crocetta. L’on. Livio Marrocco ha definito «spettacolo indecoroso» il passaggio di qualche candidato da una lista all’altra a poche ore dalla presentazione.
I cambi. L’intero sistema politico trapanese ha seguito le orme dell’on. Ruggirello, che ha fatto un lungo giro, tra mille indiscrezioni, Udc, Pdl, Grande Sud, per finire nella lista del candidato presidente Musumeci. È rimasta nel progetto autonomista ma ha cambiato lista l’ex assessore provinciale Doriana Licata: «Sono espressione di un movimento, Onda Nuova, che si è messo a disposizione del progetto e della candidatura di Miccichè. La mia adesione alla lista del Partito dei Siciliani nasce dall’esigenza di equilibrare le potenzialità di tutta la coalizione».
Le curiosità. La lista Partito Pensiero ed Azione con la Gente e per la Gente è stata presentata per «procura». Ci ha pensato l’avvocato trapanese Luca Muccioli. La lista Crocetta è stata depositata da tre responsabili dello staff del candidato arrivate da Gela. Il più veloce l’ex consigliere provinciale Lello Catalanotto, che ha consegnato i setti candidati della lista del Partito dei Siciliani. Pdl e lista Musumeci sono state le ultime due liste presentate. L’ex sindaco Mimmo Fazio ha seguito le operazioni in presa diretta. Il Pd è arrivato con cinque dirigenti, Ninni Maniaci, Dario Safina, Domenico Venuti, Nino Grignano e Pietro Vella. Grande Sud ha dato l’incombenza di presentare la lista al sen. Mario Ferrara.
Le spiegazioni. Il capogruppo consiliare del Pd di Trapani Enzo Abbruscato ha diramato una lunga nota per motivare la sua presenza nella lista Crocetta e non in quella del suo partito. Ha fatto riferimento alla sua storia politica ed al suo sostegno, in tempi non sospetti, a Crocetta.
I listini. Trapanesi in grande spolvero. Cettina Spataro (Pdl) e Maria Pia Castiglione nel listino di Musumeci. Antonella Milazzo e Nino Oddo in quello di Crocetta. Sergio Troisi per il Movimento CinqueStelle. Rosaria Leggio e Michele Monastero per il Partito Comunista dei Lavoratori. Mario Di Prima, Maria Grazia Leone e Renata D’Angelo nel listino del candidato presidente Gaspare Sturzo. Martino Morsello e Ilenia Pollina nel listino di Cateno De Luca. Caterina Messina in quello di Giovanna Marano.
«Mi dimetto». Dopo l’esclusione dalla lista Crocetta, per le Regionali del 28 ottobre, Piero Spina ha deciso di staccare la spina: «Sono e rimango socialista. Amo il mio partito ma devono anche salvaguardare la mia immagine. Quello che è accaduto è gravissimo ed è necessaria una risposta forte». La stessa risposta che avrebbe gradito dal suo partito, il Psi: «Una maggiore difesa della nostra posizione era possibile». La sua esclusione dalla lista è stata «ricompensata» con un posto nel listino regionale, che è stato occupato da Nino Oddo. Gli amici ed elettori di Spina – hanno fatto sentire la loro voce nella conferenza stampa di ieri mattina – hanno contestato duramente lo stesso Oddo ed il responsabile nazionale enti locali del partito Gerardo Labellarte che si è assunto tutta la responsabilità di ciò che è accaduto: «Nel bene e nel male la colpa è mia. Nino Oddo non c’entra nulla. Era pronto a fare saltare il tavolo delle trattative o a lasciare il posto a Spina». Labellarte ha detto chiaramente che il nome di Oddo l’ha fatto il segretario nazionale Riccardo Nencini. Ha aggiunto che far passare Trapani non era stato facile perché il Psi siciliano è «un’Armata Brancaleone, dove ognuno fa come vuole. Ed io sono sempre stato accusato di favorire voi» ed ha concluso dicendo che il centrosinistra trapanese ha avuto paura dell’eventuale elezione di due deputati socialisti. Oddo, in evidente difficoltà, ha confermato questa tesi: «Non avevo mai visto nulla di simile». Spina si è scagliato contro le contraddizioni di una lista che ospita Vito Billardello, indicato come «un candidato vicino all’ex assessore Russo» e Matteo Angileri «espressione del centrodestra, in lista per fare un favore a Lino Leanza». E nelle parole degli amici il dubbio di un tradimento: «Lo sapevano che non potevano a fare tutte e due le postazioni. Piero ha fatto da candidatura civetta per ottenere l’altra».
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