Last updated on Febbraio 6th, 2013 at 10:05 am
Il viadotto Belice, sulla strada statale 115, nel tratto tra Sciacca e Castelvetrano, continua a tenere alta la preoccupazione delle centinaia di pendolari che ogni giorno viaggiano per lavoro.
Nell’attesa che diventi realtà il progetto che affianca alla strada attuale tra Castelvetrano e Gela una nuova strada di tipo autostradale (da anni si parla di uno studio di fattibilità) gli automobilisti fanno i conti con la vetustà dell’attuale collegamento stradale, che in alcuni punti presenta varie criticità.
Le segnalazioni che da mesi si susseguono riguardano lo stato del viadotto Belice, che presenta guardrail ormai in stato di degrado che richiedono una immediata sostituzione.
Per quanto riguarda la sede stradale (ma anche i piloni richiedono un sopralluogo) gli automobilisti segnalano che i giunti, nonostante siano stati rifatti nel 2005, risultano deformati. Inoltre, il calcestruzzo a supporto del guardrail si è letteralmente sgretolato.
Tra i viaggiatori che hanno preso carta e penna e scritto all’Anas, c’è Giuseppe Sutera, consigliere comunale di Menfi, il quale parla dichiaratamente di indignazione per lo stato di abbandono in cui si trova il viadotto Belice che collega la parte trapanese della valle a quella agrigentina.
«Vi scrivo come semplice cittadino – si legge nella sua missiva all’Anas – per segnalare una problematica di cui nessuno parla, ma penso che interessi tutto il nostro hinterland, soprattutto chi, per lavoro, per shopping, o per necessità, si deve recare spesso a Castelvetrano oppure a Palermo. Sto parlando del viadotto Belice – continua – il quale versa in condizioni oserei dire, precarie, se non addirittura instabili. I giunti tra le piattaforme sono quasi impraticabili, il guardrail non penso che abbia un’altezza regolamentare, e per finire vi invito a guardare attentamente il calcestruzzo a supporto del guardrail il quale si sta letteralmente sgretolando».
Sutera due mesi fa aveva inoltrato una lettera all’Anas di Trapani, ma sostiene di non avere mai ricevuto risposta.
«Spero di risvegliare la coscienza di molti – conclude – affinché si ci adoperi immediatamente per risolvere il problema».
Il viadotto Belice è simile al Carboj, tra Sciacca e Menfi, dove alcuni anni fa sono stati fatti importanti lavori di rifacimento e sostituzione dei guardrail. Lo stesso non è stato ancora fatto nel versante agrigentino-trapanese. Chi attraversa ogni giorno la statale 115 in prossimità del viadotto, rallenta la velocità e si augura che il vento non crei problemi alla circolazione. Ma prega anche affinché chi viaggia sulla corsia opposta faccia altrettanto.
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per che non si fa , una raccolta firme,credo che tutti saremmo disposti a firmare. tanino