E’ stato infatti bocciato all’Ars, con voto segreto, il disegno di legge che prevedeva di reintrodurre l’elezione diretta dei presidenti delle Province in Sicilia.
La maggioranza del governo Schifani è ai ferri corti dopo che sono stati “accertati” 13 “franchi tiratori” i quali hanno votato contro la riforma.
Adesso si pensa all’introduzione di elezioni di secondo livello.
Il voto di secondo livello prevede che a votare siano consiglierei comunali e sindaci, nessun voto da parte degli elettori, che così non potranno decidere da chi farsi rappresentare.
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