Tra le parole chiave degli ultimi anni in tema di salvaguardia dell’ambiente si sente spesso “Effetto Serra” riferendosi ad una delle cause dell’innalzamento della temperatura nel mondo. Tutti sappiamo bene cosa sia una serra, dato che molti dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole provengono proprio da questi luoghi, capaci di sfruttare, appunto, il calore prodotto dall’effetto serra per coltivare frutta e verdura e piante anche fuori stagione. In pochi, invece, sanno dell’esistenza delle serre bioclimatiche, che hanno poco a che fare con la coltura. Di seguito, quindi, approfondiremo alcune informazioni relative alle sue caratteristiche e ai suoi vantaggi, con un focus su istruzioni e linee guida per gestirla al meglio in casa.
Serra bioclimatica: cos’è e come costruirne una
Come detto quindi, il concetto parte da quello di una comune serra, ossia un ambiente chiuso nel quale si ricrea un ambiente e un microclima ideale per la coltivazione di alcune piante, fiori, verdure e frutta. Si sfrutta l’effetto serra attraverso le strutture in vetro e materiali ecosostenibili che permettono il filtraggio del sole. I raggi non vengono dispersi, ma trattenuti all’interno dello spazio, con la temperatura che si innalza e il tasso di umidità che cambia. La differenza con una serra bioclimatica sta soprattutto nel fine di utilizzo, dato che qui si parla di abitazioni. Il calore e l’energia, che vengono prodotti dal sole che filtra tramite i vetri di questa struttura, vengono trattenuti grazie a intercapedini e chiusure.
Queste permettono la normalizzazione della temperatura interna, senza sbalzi o dispersioni. Il riscaldamento dell’appartamento, quindi, avviene in modo sostenibile e del tutto naturale. Andando più nello specifico, poi, esistono 3 tipi diversi di serra: quella a scambio convettivo, basata su un sistema di intercapedini e ventole di aerazione, collegato a termostato interno per far rimanere la temperatura invariata. Poi troviamo quella a scambio radiante, dove il calore solare è convogliato verso un solo sistema di raccolta e viene disperso gradualmente. Infine, c’è la serra a guadagno diretto, ossia quella integrata nella struttura abitativa, fornita di porte, serramenti e finestre.
Per costruirne una bisognerà far ricadere la scelta tra una serra addossata, ossia esterna ma vicina all’abitazione, semi-addossata, ovvero una serra che per una parte è incorporata nella struttura abitativa, o integrata, cioè parte dello spazio abitativo. Il tutto ricordandosi di esporla il più possibile a sud. Quando si attua tale scelta, bisogna prendere in considerazione alcuni elementi. In primis è importante capire come stabilire la giusta temperatura domestica, così da trovare un equilibrio tra tutti gli ambienti. A tal riguardo è possibile leggere alcune pagine online che spiegano come riuscire a riscaldare al meglio la propria casa. In tutti i casi, la temperatura che la serra bioclimatica permetterà di raggiungere sarà attorno ai 19-20°, se non qualcosa di più.
Per realizzarla si potrà sfruttare il bonus casa, ossia le detrazioni fino al 50% previste per la ristrutturazione dell’immobile, ma non l’eco bonus. A livello di permessi da richiedere, invece, essi variano da regione a regione, se non da Comune a Comune. Sicuramente ci sarà da accertare la regolarità urbanistica dell’immobile e presentare un titolo edilizio idoneo alla causa. Inoltre, la serra dovrà essere priva di climatizzazione e occupare al massimo una superficie pari al 15% della casa, a meno di permesso speciale. La parte in vetro, invece, deve rappresentare almeno il 50% della struttura, mentre la serra dovrà essere dotata di sistemi di schermatura mobile per evitare il surriscaldamento estivo e abbattere del 10%, almeno, l’indice di prestazione energetica.
Vantaggi e corretta gestione di una serra bioclimatica
Andando a scoprire perché vale la pena realizzare una serra bioclimatica in casa, uno dei vantaggi maggiori riguarda la salvaguardia dell’ambiente; con questa, infatti, si può ottenere una casa ecosostenibile, in quanto tale struttura riduce di molto le emissioni di Co2 e consente di risparmiare una bella somma anche sulle bollette. Il risultato, poi, è assicurato dalla particolare capacità della serra di non disperdere il calore in casa. Ma non solo ambiente e risparmio, bensì anche l’opportunità più unica che rara di ampliare la propria casa. Uno spazio utile, abitabile e utilizzabile in diversi modi. Da un ufficio a una palestra, passando per un’ulteriore zona living o sala da pranzo/cena. Più spazio c’è, più aumenta il valore dell’immobile in caso di una futura vendita, oltre al fatto che, se costruita in giardino, essa rende vivibile anche nelle stagioni fredde una zona della propria casa altrimenti fruibile solo in primavera ed estate.
A livello di gestione, invece, non è neanche così impegnativa. L’importante è prendere costantemente dei piccoli accorgimenti per far sì che la struttura funzioni perfettamente. La manutenzione ordinaria degli impianti interni è uno di essi. Sottoporre la serra ad un controllo semestrale o annuale, infatti, permetterà di avere il massimo di performance dalla struttura stessa. Come una serra normale, poi, un altro punto da considerare è l’eliminazione della condensa eventuale attraverso un’areazione dell’ambiente nelle ore più calde del giorno o tramite una spatola tira-acqua e un panno. Anche la pulizia è un elemento cardine di un corretto funzionamento della serra, specialmente se abitabile. Lavare le vetrate più volte al mese consente di avere una corretta illuminazione e il giusto filtraggio dei raggi solari attraverso i sistemi per il trattenimento del calore.
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