Last updated on Novembre 17th, 2021 at 03:28 pm
Cosa si cela nel futuro della Ferrari? La stagione non è ancora terminata, ma Leclerc e Sainz non porteranno il “Cavallino rampante” troppo lontano. I pronostici di fine stagione dicono che i due piloti della Ferrari non giocheranno un ruolo di primo piano, non finiranno nella storia e tra i protagonisti del GP del Brasile di F1, e sembra chiaro che Verstappen e Hamilton se la giocheranno fino alla fine in cima alla graduatoria del Mondiale. Anche stavolta la Ferrari ingoierà un boccone amaro: il ritorno ai fasti di un tempo sembra lontanissimo e nemmeno il terzo posto nella classifica costruttori può consolare. Testa all’anno prossimo, quindi. Qualche idea per il 2022 è già stata presentata. Nei GP di Russia e Turchia, LeClerc e Sainz hanno utilizzato la quarta unità ibrida, una Power Unit con 15 cavalli in più rispetto a prima. Gli ultimi risultati sono stati troppo deludenti e anche arrivare al podio sembra diventata un’impresa. Meglio prepararsi in anticipo per la stagione che verrà.
Non sono pochi gli addetti ai lavori che credono negli sforzi profusi della Ferrari. Gli investimenti per il nuovo anno sono stati pubblicizzati a più riprese, anche perché si sapeva da tempo che per il 2021 ci sarebbero state poche speranze di gloria. Adesso che mancano solo 3 gare alla conclusione della stagione, una buona fetta delle scuderie hanno lasciato perdere lo sviluppo delle vetture, dedicandosi alle nuove monoposto.
Si può affermare che la Ferrari abbia di fatto sacrificato la stagione attuale per preparare quella futura, avvalendosi di allestimenti meccanici e motoristici che dovranno esaltare l’aerodinamica e soprattutto l’effetto suolo, così da sbaragliare ogni rivale. Insomma, la scuderia le sta pensando davvero tutte pur di tornare in alto. Tanto impegno dovrà portare pur a qualcosa. La Ferrari conterà su un motore “Superfast” dalla potenza innovativa, tanto da essere considerato una sorta di punto di arrivo dei tanti motori che i progettisti hanno ricercato nell’ultimo decennio di Power Unit.
Volendoci addentrare nei tecnicismi, sappiamo che al fine di agevolare lo smaltimento termico e la stabilità del circuito idraulico è prevista una separazione del compressore e del MGU-H dalle elevate temperature della turbina, il che si traduce pure in un peso minore della vettura. Per mezzo di giranti dalle dimensioni più esigue, il turbo sarà abbassato e posto più avanti di qualche centimetro, liberando spazio per i condotti a geometria variabile del vassoio di aspirazione, che si potranno estendere in verticale con una migliore coppia ai bassi regimi. Anche la parte prettamente elettrica è stata rivista e risulterà meno ingombrante, a favore della progettazione aerodinamica.
Insomma, sebbene sia ancora presto per decifrare il futuro della Ferrari, appare evidente che i tecnici si sono messi alacremente al lavoro per risollevare la situazione generale della scuderia. Molti dettagli dei nuovi progetti, in ogni caso, sono ancora coperti dalla massima segretezza: ciò che è certo è che la Ferrari vuole sfoggiare una maggiore potenza da abbinare a un look innovativo. Dovremo aspettare però ancora diversi mesi per saperne veramente di più. Chissà che il 2022 non sia davvero l’anno della Ferrari dopo tante stagioni passate tristemente in sordina.
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