Al giorno d’oggi non servono più gamepad e costose console per provare un videogioco o divertirsi in compagnia. Internet ha cambiato il modo di accedere all’intrattenimento e ormai basta scaricare tramite i noti store delle applicazioni che fungono da veri e propri videogame, con i comandi proiettati direttamente sullo schermo. Grazie ai moderni touchscreen è possibile controllare i personaggi virtuali o effettuare combinazioni varie senza coprire l’azione, in una maniera che non risulti neanche troppo scomoda. Per questo motivo intorno alle app degli smartphone è sorto un vero e proprio mercato. Ne esistono per imparare a cucinare, per seguire dei programmi di allenamento o per ottenere effetti simpatici su foto e video. I giochi, però, sono sempre quelli che vanno per la maggiore.
Chi possiede uno smartphone ha quasi sicuramente a disposizione anche una connessione dati, pertanto anche chi è in viaggio può sfidare a distanza un amico a un gioco specifico, senza preoccuparsi troppo dell’organizzazione logistica. I più nostalgici, che sanno utilizzare i dispositivi mobile con cognizione di causa, possono trovare anche delle controparti digitali dei giochi per console che avevano conosciuto da bambini, quando erano il Super Nintendo e il SEGA Mega Drive gli oggetti del desiderio più in voga tra i giovani.
Nel terzo millennio, comunque, sono nate diverse serie di buon successo, che vantano app dedicate non trascurabili per qualità e cura del dettaglio. Si pensi ad esempio a “Call of Duty”, sparatutto nato per console, ma per molti godibile anche dal telefonino. Escludendo le app di casinò online per smartphone o tablet, comunque particolarmente diffuse, tra i giochi più richiesti attualmente figura pure “Clash of Clans”. La moda di “Among Us” esplosa l’anno scorso, invece, sembra quasi terminata.
Spesso le app attirano nuovi utenti anche per via dell’ondata mediatica che riescono a generare. È il caso dell’ultimo titolo relativo ai Pokémon, quel “Pokémon Unite” che sta facendo tanto parlare in queste settimane e che sembrerebbe possedere tutti i crismi per diventare una delle app dell’anno. Alle volte l’apprezzamento riscontrato verso software di questo tipo è dovuto a fattori imponderabili, di conseguenza progettare un videogioco e metterlo a disposizione dell’utenza sugli store digitali può essere visto come un investimento. Nemmeno i creatori del succitato “Among Us” si sarebbero mai aspettati un boom tanto inatteso, peraltro a due anni di distanza dall’uscita vera e propria del titolo.
Il vantaggio delle app più moderne risiede nella possibilità di mettere in comunicazione anche giocatori con dispositivi e sistemi operativi diversi. Chi usa uno smartphone Android può sfidare non solo chi ha sposato la causa dell’Apple, ma anche chi si diverte a quel determinato gioco su console, connettendosi ovviamente alla rete. Chiaramente, questa funzione non può essere disponibile per tutti i titoli. In giochi come “FIFA” e “PES” che presentano su mobile delle conversioni apposite e rimaneggiate, ad esempio, non è possibile confrontarsi con chi possiede le versioni di quegli stessi titoli per pc o per console. I cellulari di oggi, comunque, sono già molto più potenti dei sistemi di gioco casalinghi di qualche anno fa, il che significa che nel prossimo futuro verranno commercializzate app ancora più sofisticate, esattamente come il mercato dei videogiochi si è trasformato con l’avvento del 3D e delle connessioni potenti agli inizi del 2000.
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