Scala dei Turchi, suggestiva bianca scogliera dell’Agrigentino, continua a sgretolarsi. Una porzione della falesia di marna è venuta nuovamente giù, precipitando sulla spiaggia, fortunatamente deserta.
Mentre Comune e Privato discutono nelle opportune sedi sulla titolarità del bene: solo la Procura ha agito. Infatti già il 27 febbraio dello scorso anno, prudentemente, ne aveva opportunamente inibito la fruizione. Questa decisione del Dott. Patronaggio ha attirato molte critiche, ma considerato quanto continua ad accadere periodicamente, tutelare la vita con decisioni impopolari è un atto coraggioso.
“Come neve al sole, una parte a ridosso della Scala dei Turchi, lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento, crolla ancora”. Lo denuncia l’associazione Mareamico.
“Una porzione della falesia di marna è venuta nuovamente giù, precipitando sulla spiaggia, fortunatamente deserta”, prosegue la nota. Ed osserva: “Mentre Comune e un privato discutono nelle opportune sedi sulla titolarità del bene: solo la Procura ha agito – Infatti già il 27 febbraio dello scorso anno, prudentemente, ne aveva opportunamente inibito la fruizione. Questa decisione del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio ha attirato molte critiche, ma considerato quanto continua ad accadere periodicamente, tutelare la vita con decisioni impopolari è un atto coraggioso”. “Di fronte alle lungaggini, burocratiche e giudiziarie e, naturalmente quelle politiche, ad Agrigento paradossalmente è spesso la Procura a prendere decisioni drastiche a protezione della vita”, afferma Mareamico.
“Come nel caso del Ponte Morandi di Agrigento chiuso dall’Anas, solo a seguito di un’indagine della Procura, – osserva – prima che potesse seguire il destino del suo gemello di Genova”.
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