Dopo Giovanni Bulla, tornato nell’Udc, anche Marianna Caronia ha abbandonato il gruppo del Carroccio all’Ars. Caronia, consigliere comunale a Palermo, ex Forza Italia ed ex Udc, aveva contestato in modo aspro e deciso il neo assessore leghista Alberto Samonà. Restano adesso due i leghisti a Sala d’Ercole, Antonio Catalfamo e Orazio Ragusa.
La Caronia, che approderà al gruppo Misto in Assemblea Regionale Siciliana, si dichiara contraria alla proposta di abolire le preferenze per le elezioni regionali: “Un’ipotesi che mi ha sempre visto e mi vede contraria, perché credo che i cittadini debbano poter liberamente eleggere i propri rappresentanti nelle istituzioni a tutti i livelli, compreso quello nazionale. La dichiarazione di Candiani non mi ha affatto stupita, perché è conferma ed espressione di una cultura e di una visione, non molto democratica della politica della Lega, rispetto alla quale ho già espresso più volte e in diverse occasioni anche pubblicamente fortissime perplessità. Ho preso atto del fatto che rispetto alle mie perplessità non è mai giunto l’annunciato chiarimento».
«Mi sono resa conto – aggiunge – che questa visione e questa concezione verticistica è insanabilmente molto distante dai miei ideali politici e dalla mia storia politica e personale. Avevo scelto di aderire alla Lega perché convinta che il partito avesse scelto una linea davvero rispettosa dei territori, con una forte volontà di rappresentare le esigenze dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, coinvolgendo e valorizzando storie e culture politiche diverse. Purtroppo ho conosciuto, da militante e parlamentare, una realtà ben diversa all’interno della Lega in Sicilia, con la pressoché totale assenza di analisi, proposte e idee per affrontare i tanti problemi della Sicilia», conclude Caronia.
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