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Il “Giardino di Pietra” riparte alla grande portando nel mondo un messaggio di speranza con l’Infiorata di via Nicolaci.
Ci sono poche città che possono coniugare felicemente assieme secoli di arte e di storia, addolcirli con una cultura secolare frutto di tante contaminazioni e incastonate tra bellezze naturali che valgono le 4 Vele Blu di Legambiente, bellezze architettoniche che valgono il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, bellezze archeologiche che valgono citazioni nei più importanti libri di storia. E poi ancora percorsi enogastronomici, con i prodotti della sua terra (vino e mandorla in testa), tradizione e avanguardia, passato, presente e soprattutto futuro.
Noto, città capovalle e comune capofila del Sito Unesco “Le città Tardo Barocche del Val di Noto” è sicuramente una di queste. Glielo impone la storia, glielo impone il riconoscimento di capitale europea del Barocco e quel piacevole soprannome di Giardino di Pietra.
Glielo impongono anche le citazioni di Cesare Brandi e Ibn Hamdis. Dopo l’arresto forzato della pandemia, Noto riparte più forte di prima e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Corrado Bonfanti, in nome della resilienza che appartiene alla memoria storica della antica Neaton, ha scelto di farsi portavoce nel Mondo di un messaggio di speranza con la sua manifestazione più importante, l’Infiorata di via Nicolaci, ricevendo il supporto e la condivisione di molti personaggi famosi dello spettacolo, quale ad esempio Chiara Ferragni (che ha scelto proprio Noto per il suo matrimonio), e ancora Beppe Fiorello, Leo Gullotta, Giuseppe Zeno e Margareth Madè, tanto per citarne alcuni. «La bellezza è più forte della paura», questo lo slogan dell’evento, divenuto virale.
Quella stessa bellezza che a Noto è declinata in mille o forse più aspetti: Noto, offre nei suoi oltre 500 chilometri quadrati di territorio, numerosi percorsi turistici tematici, tutti di altissima qualità e all’insegna di un forte legame con le proprie origini, le proprie radici. Come non ricordare le spiagge di Noto, anche quest’anno insignite del riconoscimento della Bandiera Verde come spiaggia raccomandata per i bambini e con il servizio di assistenza bagnanti che permette anche ai diversamente abili di poter andare sulla sabbia in tutta tranquillità. Spiagge come Calamosche, Vendicari, Pizzuta, S. Lorenzo, Marianelli, dove trionfa la natura e su cui, a distanza, si affacciano le dolci colline di contrada Bonivini, lì dove nascono i vini più pregiati del territorio, dal Moscato di Noto al Nero d’Avola. Vini che rappresentano un altro punto di forza per Noto e per i suoi percorsi enogastronomici, grazie alla presenza di centinaia di cantine che trasformano l’uva coltivata a Noto nel “nettare degli Dei”.
Il centro storico di Noto, invece, è l’immagine della resilienza, termine tanto in voga in questi tempi e della maestria dei migliori ingegneri, architetti, scalpellini e maestranze che hanno sapientemente costruito la città ingegnosa da zero dopo il devastante terremoto del 1693, con edifici unici al mondo: l’imponente Basilica di San Nicolò (la Cattedrale, ndr), la Basilica del Santissimo Salvatore, la Chiesa di San Domenico e quella di Santa Chiara, così come Palazzo Ducezio, sede del Comune, sono esemplari perfetti di quel Barocco riconosciuto patrimonio Unesco e diventati, nel corso degli anni, set cinematografici e su cui anche Alberto Angela ha realizzato una puntata di Meraviglie d’Italia su Rai Uno. E poi c’è la Noto nobiliare, con i suoi tanti palazzi d’epoca da poter visitare: Palazzo Nicolaci, Palazzo Trigona, Palazzo Astuto e Palazzo Castelluccio.
Tanti sono i motivi per andare a Noto, innumerevoli per restarci, grazie a un interessante e incalzante fermento culturale che sfocia nella organizzazione di eventi e mostre (tanto per citarne una, la mostra dedicata agli artisti siciliani del Novecento e curata da Vittorio Sgarbi al Convitto delle Arti), fortemente voluti dall’Amministrazione guidata dal sindaco Corrado Bonfanti, inseriti in una complessa programmazione e pianificazione strategica che faccia da volano per una ripresa economica sostenibile, pur nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti ai fini del contenimento del rischio di contagio del Covid19.
Noto: se ci capiti, e chi ti muove più…
CLELIA PUGLISI per il giornale de La Sicilia 23/06/2020- Speciale #iorestoinsicilia a cura di PK Sud
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