Come possono le PMI agroalimentari italiane difendere le proprie posizioni commerciali sui mercati nazionali e internazionali?
Quali approcci bisogna applicare per contenere gli effetti recessivi del COVID-19 sulle imprese agroalimentari?
Il menfitano Calogero Romano, attraverso un articolo pubblicato sulla rivista del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, risponde a questi quesiti attraverso uno studio maturato nell’ambito del progetto “PILOT”.
Il Progetto Pilot di Romano, con il quale riuscì a classificarsi al secondo posto nell’ambito del concorso nazionale “Dottore Agronomo e Dottore Forestale, progettista del cibo sostenibile” svoltosi a Matera nel novembre scorso in occasione del XVII Congresso Nazionale , prevede l’applicazione di sistemi di business intelligence a un’aggregazione informale di imprese agricole e di trasformazione che condividono i valori del rispetto dell’ambiente e realizzano prodotti complementari, biologici (quindi sostenibili) e tracciabili.
Nell’articolo di Romano, dal titolo “L’agronomo 4.0 e la digitalizzazione dell’impresa agroalimentare al tempo del COVID-19“, emerge pertanto un connubio vincente quanto necessario fra l’esperto in materia, capace di rispettare l’ambiente, e le nuove tecnologie in grado di valorizzare il bene prodotto.
L’Agronomo 4.0 inoltre è una figura professionale in grado di assistere l’impresa non solo nella “progettazione di sistemi di produzione di cibo produttivi, sostenibili, resilienti e trasparenti attraverso l’agricoltura di precisione e o lo sviluppo tecnologico”, ma anche in funzione della loro “commerciabilità” e di una loro sostenibilità economico-finanziaria, condizioni senza le quali non può esistere nessuna impresa.
Come la digitalizzazione e la collaborazione tra micro e piccole aziende agricole e di trasformazione può rafforzare la loro posizione competitiva, coniugando innovazione e rispetto dell’ambiente attraverso la produzione di cibo sostenibile e sicuro.
Dal Progetto Pilot nasce l’idea di mettere a servizio delle imprese agricole e delle micro e piccole imprese del settore agroalimentare le conoscenze acquisite dall’agronomo-aziendalista Calogero Romano che filtra le esigenze del mercato e quelle dell’azienda agricola trovando un punto di incontro tra i due attori principali della filiera agroalimentare. L’azione fluidificante del professionista permette di alle aziende di ottenere risultati economici impensabili privi una politica commerciale adeguata alla fisionomia aziendale.
Per Romano inoltre risulta importante completare il percorso iniziato da CONAF in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati appena un anno fa, con la richiesta di inserimento della figura professionale dei dottori agronomi e dottori forestali negli albi e nei registri per la gestione delle aziende in crisi, in modo che si possa dare il nostro contributo anche in materia di risk management e soprattutto nelle imprese agroalimentari, in questo momento particolarmente delicato per il nostro paese.
Il futuro delle aziende agricole risiede nel fatto che si organizzino e curino maggiormente gli aspetti di natura commerciale (marketing operativo, discriminazione dei prezzi per canale, marginalità, controllo interno), non concentradosi esclusivamente sulla produzione di materia prima.
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.