E’ sicuramente il bomber italiano per eccellenza da un paio d’anni, nonché uomo di punta della Lazio e possibile futuro cannoniere della nazionale italiana. Stiamo parlando di Ciro Immobile, attaccante estremamente prolifico che, negli ultimi anni, è riuscito a fare il salto di qualità definitivo.
Chiamarlo “attaccante” potrebbe sembrare riduttivo, ma in realtà descrive piuttosto bene le sue caratteristiche. Ciro Immobile è una prima punta a tutti gli effetti, in grado peraltro di coniugare fisicità e freddezza sotto porta ad una sorprendente velocità: tutte caratteristiche che lo rendono un giocatore temibile per qualsiasi difesa.
Questo articolo ripercorre brevemente la storia di Ciro Immobile, fino al suo approdo all’attuale squadra laziale.
Gli esordi
Ciro Immobile nasce a Torre Annunziata il 20 Febbraio del 1990, ed è proprio nella scuola calcio della cittadina di nascita che muove i primi passi. L’inizio non è dei più semplici: dopo essersi trasferito al Maria Rosa, si sposta nuovamente nelle giovanili della Salernitana, dove la fortuna non è dalla sua parte e non riesce a brillare.
Qualcosa, però, cambia dopo il trasferimento alle giovanili del Sorrento: l’attaccante mette a segno ben 30 gol nella stagione 2006/2007. Sarà la doppietta al Torino dei pari età a mettere la pulce nell’orecchio ad una dirigenza particolarmente nota: quella della Juventus.
L’approdo alla Juventus e l’avvio della carriera nelle serie inferiori
E’ proprio la casacca bianconera a portare fortuna a Ciro Immobile: dopo la vittoria del Torneo di Viareggio, esordisce anche in Serie A, subentrando alla leggenda Alex Del Piero in Juventus – Bologna (finita 4 a 1 per i bianconeri). L’anno successivo, il 2010, è nuovamente propizio per l’attaccante campano, che contribuisce alla vittoria di un nuovo Torneo di Viareggio, mettendo a segno 3 reti nella finale contro l’Empoli.
I fari di molte squadre vengono puntati proprio su di lui: il primo club ad assicurarsi le sue prestazioni sarà il Siena, che lo preleva in prestito assieme al compagno di giovanili Luca Marrone. Non sarà un’avventura positiva: l’anno successivo, il 2011, durante il mercato di Gennaio passa al Grosseto e vi resterà fino ad Agosto, mese del passaggio al Pescara in Serie B. In maglia biancazzurra Immobile diventa uno degli italiani più promettenti in assoluto, assieme a Marco Verratti, e attira ulteriormente l’attenzione di svariati club.
Il salto nelle massime categorie e la consacrazione definitiva
Il salto nelle categorie più alte avviene dapprima al Genoa e poi al Torino, dove collezionerà nella stagione 2013/2014 ben 22 reti in 33 presenze, diventando per la prima volta capocannoniere di un campionato. Il suo cartellino però è in comproprietà con la Juventus: i granata a fine stagione lo riscattano definitivamente. Passerà quindi all’estero due stagioni con più ombre che luci, al Borussia Dortmund prima e al Siviglia dopo.
Decide di far ritorno in Italia: è di proprietà del Siviglia, che lo cede in prestito nuovamente al Torino per mezza stagione. Nel Luglio del 2016 gli spagnoli comunicano la cessione definitiva alla Lazio.
Da qui ha avvio il periodo di consacrazione definitiva di Ciro Immobile come uno degli attaccanti italiani più prolifici in assoluto. Come spiegato dalle statistiche del sito della Lazio, allo stato attuale l’attaccante campano può contare su 109 reti segnate in 158 presenze tra campionato e coppe. Numeri da capogiro, che lo rendono il candidato ideale per l’attacco della Nazionale italiana ad EURO 2020.
Fonte foto: www.sololalazio.it
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