Su Tripadvisor l’Osservatorio Astronomico di Monte Ottavio, assieme al vicino Planetario e al sottostante Museo della zolfara, sono ormai indiscutibilmente di casa. Al punto che, tanto l’Osservatorio, intitolato a Giacomo Leopardi, quanto il Museo della Zolfara, in questi ultimi due anni hanno ottenuto il certificato di Eccellenza di Tripadvisor, portale web di viaggi che pubblica a livello mondiale le recensioni degli utenti su hotel, ristoranti ed attrazioni turistiche.
Un percorso, quello proposto all’interno delle due strutture, che partendo dall’universo infinito è in grado di portare il visitatore sin dentro le viscere della terra. Un viaggio tra cielo e terra, luna e sole, pianeti e oro giallo, scienza e storia, cultura e sapere, poesia e natura, progresso e tradizione. Il tutto in un vortice di sensazioni, immagini, parole, suoni ed emozioni che, nello spazio di un paio di chilometri, racchiude il senso più profondo di un centro della Sicilia che, mai come in questi ultimi anni, sta facendo registrare una sua forte quanto decisa riscoperta. Merito di una programmazione del territorio che, come ribadito dal sindaco Renzo Bufalino, a Montedoro è stata orientata in direzione di una cultura della qualità in grado di valorizzarne non solo la storia e le tradizioni.
L’Osservatorio astronomico, gestito dall’Associazione Stargeo, costituisce ormai, oltre che un’attrazione turistica unica, anche un fiore all’occhiello per Montedoro. Lassù, nel Monte Ottavio, non si gode solo una vista superba su tutto il vallone nisseno e, in generale, sul centro della Sicilia, ma ci si ritrova come in una vera e propria rampa di lancio verso l’universo. L’esperienza del Planetario è sempre avvolgente e coinvolgente con l’osservazione di stelle e pianeti. Ci si sente come sospesi mentre, seduti sulle poltroncine della gran sala si viene proiettati nella maestosa bellezza dell’uni – verso. Uscendo dal planetario, basta percorrere una decina di metri per trovarsi all’interno dell’Osservatorio Astronomico. Lì di giorno si può perdere lo sguardo osservando in lontananza paesi e terre del Vallone, ma anche volgersi verso il cielo all’interno dello stesso Osservatorio. Di notte, invece, soprattutto quella di San Lorenzo, si può ammirare il cielo stellato a caccia di astri cadenti e costellazioni. Scendendo giù dal Monte Ottavio, ecco stagliarsi il Museo della Zolfara. Intorno, vecchi vagoncini e pezzi di rotaie, ma anche arnesi arrugginiti fanno da sfondo ad uno scenario arricchito dalla presenza di un antico forno Gill che necessiterebbe un recupero adeguato.
Entrando nel Museo non si può non restare colpiti dalle sculture etnoplastiche del maestro Roberto Vanadia capace di rappresentare scene di vita nelle zolfare, ma anche momenti di vita cittadina in una Montedoro che fu, quella dello zolfo, del paesino che accolse Luisa Hamilton Caico, ma anche quello de “La Miniera Occupata” di Angelo Petix al quale il Museo della zolfara è dedicato.
CARMELO LOCURTO – La Sicilia
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