Capita spesso che vita e calcio si intreccino in vicende pazze e incontrollabili che sfociano spesso in situazioni romantiche ed molto particolari. Esistono personaggi legati a questo sport che vengono identificati solamente nella sfera calcistica e pare difficile concepire la loro vita al di fuori di esso: Diego Pablo Simeone è uno di questi. L’attuale allenatore dell’Atletico Madrid, squadra che da quasi un anno gioca le sue partite casalinghe presso lo stadio Wanda Metropolitano, è uno dei manager più legati alla propria squadra e da quando è arrivato sulla panchina biancorossa della seconda squadra della capitale spagnola è diventato un tutt’uno con la realtà calcistica e la tifoseria. Già giocatore colchonero, conosciuto come il Cholo ha portato all’Atletico la sua inconfondibile grinta e la sua voglia di vincere a tutti i costi, ergendosi a gran motivatore e portando il club a ottenere dei risultati insperati.
La squadra che giocherà la finale di Europa League contro l’Olympique Marsiglia è fatta ad immagine e somiglianza del proprio tecnico, un guerriero che in campo non lasciava agli avversari neanche le lacrime per piangere. Alla finale in programma a Lione, l’Atletico Madrid è arrivato dopo essere retrocesso dalla principale competizione europea a dicembre, e dopo che i principali bookmaker avevano pronosticato un suo possibile passaggio agli ottavi di finale nelle scommesse di Champions League. La squadra di Simeone è stata invece battuta nel girone da Roma e Chelsea e si è vista risucchiata in Europa League, una competizione già vinta con il Cholo al comando e molto amata dai tifosi.
Gran combattente e capitano di mille battaglie, Simeone è adesso uno degli allenatori più quotati. Eppure in molti, soprattutto in Sicilia, ricordano ancora che i suoi inizi furono ancora più intensi. L’ex calciatore di Lazio e Inter, aveva iniziato la sua carriera da allenatore in Argentina con il Racing Club, la sua squadra del cuore, ed aveva poi trascinato il River Plate alla vittoria del campionato. Poi, a gennaio 2011 la grande intuizione del ds Lo Monaco lo portò a Catania, dove avrebbe allenato per meno di un anno ma sarebbe entrato direttamente nel cuore di tutti i tifosi. Dopo la sconfitta 2 a 0 contro il Milan nella partita d’esordio, con la sua grinta il Cholo diede una svolta al rendimento della squadra rossoblu, portandola alla salvezza con il record di punti assoluto in Serie A, ossia 46.
Dopo aver risolto consensualmente il suo contratto con la società etnea, Simeone sarebbe poi andato all’Atletico Madrid, dove iniziò il suo processo di rivoluzione, dando uno scossone emotivo a un club depresso. Con l’argentino in panchina, l’Atletico ha raggiunto ben quattro finali europee in sette stagioni, due delle quali in Champions League, entrambe perse contro il Real Madrid. Abile a riportare in auge una squadra storica del calcio spagnolo, Simeone è sempre ricordato con piacere a Catania, città nella quale ha iniziato il suo percorso da grande allenatore.
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