Solidarietà non è un certo sostantivo caro alle aziende produttive, il cui obiettivo principale è creare profitto. Ma c’è chi riesce ad essere un’azienda leader e può permettersi anche, con poco, di investire in altro, ad esempio nella cultura. È il caso delle Cantine Settosoli, la più grande catena vitivinicola siciliana, che ha pensato bene di inventarsi la campagna delle tre S “Settesoli Sostiene Selinunte”: dallo scorso mese di settembre, su ogni bottiglia venduta, 10 centesimi vengono devoluti al Parco Archeologico selinuntino.
Fino ad oggi, grazie alla capillare distribuzione dei vini della cantina in buona parte dei supermercati sparsi in tutta Italia, sono stati raccolti ben 100.000 euro. È bastato rinunciare a pochi spiccioli per ciascun pezzo venduto ed ecco racimolata una cifra importante che aiuterà non poco il sito archeologico che ha tanto bisogno di sostegno economico. Con i fondi raccolti, per prima cosa verrà realizzato l’ impianto di illuminazione del Tempio C, per rendere fruibile l’importante bene storico anche dopo il tramonto e rendendo ancora più affascinante una delle mete turistiche più importanti della Sicilia.
“L’azione di valorizzazione è più ampia – afferma Vito Varvaro, presidente di Cantine Settesoli al Giornale di Sicilia – e prevede altri lavori di restauro di promozione turistica del Tempio greco: oltre all’installazione del sistema di illuminazione, è necessario intervenire sulla sistemazione dei percorsi di visita, che saranno, anch’essi, finanziati con i fondi raccolti”. La Cantina Settesoli non è certo la prima azienda a destinare parte degli introiti di vendita alla cultura o alla solidarietà, ma sono poche le imprese, dalle nostre parti, che fanno lo stesso. Vuoi o non vuoi la crisi c’è per tutti, ma l’idea che un’azienda possa aiutare soggetti terzi è anche una trovata pubblicitaria. Una sorta di incentivo all’acquisto che può incrementare la vendita e migliorare l’immagine di una’impresa. Chissà se qualcun’altro prenderà spunto e seguirà l’esempio.”
Fonte: rmk.it
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.