Sono ormai esasperati gli operatori che lavorano nelle strutture del porto canale di Mazara del Vallo che da molti anni non viene dragato e ad oggi risulta quasi innavigabile. Quotidiani i casi di imbarcazioni da pesca e da diporto che rimangono incagliate nel porto canale riportando notevoli danni.
Ieri l’armatore Domenico Asaro, Presidente dell’Associazione armatori mazaresi di Federpesca, ha minacciato di esser pronto ad un gesto clamoroso, quale il suicidio, qualora prima della fine dell’anno non venissero iniziati i lavori di dragaggio del porto canale la cui gara di appalto sarebbe stata espletata dall’Ufficio del Commissario Straordinario Delegato per l’Attuazione degli interventi per la mitigazione del Rischio Idrogeologico presso il Dipartimento regionale della Protezione Civile; l’iter è ancora però bloccato alla Regione per la mancanza di un parere dell’Assessorato Territorio ed Ambiente.
“A seguito del grido di dolore e disperazione del Presidente Asaro –dichiara Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu- esprimo a nome degli associati del Distretto della Pesca tutta la solidarietà al capitano Mimmo Asaro e la vicinanza a tutti gli armatori, pescatori ed operatori marittimi e portuali che subiscono da anni una insopportabile ingiustizia: la privazione della fonte principale di vita per loro e le loro famiglie, cioè l’uso del porto di Mazara. L’economia di una città si è prosciugata insieme al suo porto.
Non permetteremo –ha aggiunto Tumbiolo- all’incuria e all’indifferenza di certa burocrazia di condannare a morte un uomo probo e onesto qual è Asaro al quale garantiamo tutto il sostegno e l’impegno alla lotta per l’attuazione di un sacrosanto diritto suo e della nostra Comunità. Facciamo appello, pertanto, a tutte le competenti istituzioni affinchè intervengano rapidamente al fine di scongiurare atti inconsulti di singoli nonché l’esplosione della rabbia di molti”.
Già nei mesi scorsi i rappresentanti del Coordinamento Filiera Ittica Mazara (del quale fanno parte Federpesca, Coldiretti, le centrali cooperative della pesca, il Distretto Produttivo della Pesca e i sindacati di categoria), si erano associati all’allarme lanciato dal Sindaco della Città di Mazara e da tutti gli operatori economici per la mancata escavazione del porto canale.
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