Secondo gli ultimi dati forniti dalla rilevazione del barometro Crif, ad agosto 2016 si è registrato un forte incremento nella domanda di prestiti personali, e questo nonostante nello stesso mese ci sia stata contemporaneamente una flessione nella richiesta di prestiti per acquisto di automobili, elettrodomestici, elettronica e altri beni.
La rilevazione ha preso come riferimento l’andamento della domanda di finanziamenti per i primi otto mesi dell’anno, con un incremento a doppia cifra rispetto allo stesso periodo preso in considerazione nel 2015 e che precisamente si attesta al 10,6%.
Per quanto riguarda invece i prestiti personali la domanda che è stata rilevata nel periodo gennaio-agosto ha avuto un aumento meno consistente e pari al 4,7% se confrontato al periodo gennaio-agosto 2015.
Altra curiosità riguarda la media quantificata dell’importo richiesto dai clienti, che si attesta intorno alla cifra di 11.863 euro e praticamente stabile rispetto allo stesso mese di agosto dell’anno prima (+0,3%).
Se in considerazione invece si prende la categoria dei prestiti finalizzati la media dell’importo richiesto scende a una cifra di 4998 euro, in crescita ben del 13,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante quindi le previsioni pessimistiche e proiettate sempre verso il meno di istituzioni importanti come Bankitalia, ecco che il dato effettivo sull’andamento della richiesta di prestiti va controcorrente registrando una letterale ondata di domande di finanziamento.
Questo dato, se accompagnato a un tasso di fiducia dei consumatori e delle imprese che è stato segnalato anch’esso in netto rialzo rispetto agli anni precedenti, testimonia che sebbene la crescita del PIL italiano rimanga lenta e macchinosa rispetto a quella di altri paese europei si può intravedere, anche se ancora in lontananza, una piccola luce in fondo al tunnel.
Del resto ci sono anche previsioni da parte di critici finanziari e operatori del settore che affermano che lo scenario macroeconomico è destinato a migliorare all’interno dell’area Euro, con un aumento delle esportazioni e con una crescita stabile per tutti i paesi che fanno parte della moneta unica.
Questo testimonia come il rialzo netto della domanda dei prestiti personali di agosto sia una piccola grande vittoria da parte della politica intrapresa dalla BCE e da Mario Draghi, tesa a un tasso di interesse basso e a una diffusione di liquidità tramite l’acquisto dei titoli di Stato (il cosiddetto Quantitative Easing).
A richiedere i prestiti sono principalmente soggetti rientranti nella fascia di età 35-44 con il 24,6% e di età 45-54 con il 25,8% sul totale dei prestiti richiesti.
In controtendenza invece il tasso di richiesta di prestiti da parte dei più giovani, in calo anche a causa della difficile situazione riguardante la disoccupazione giovanile che continua a mantenersi su livelli altissimi in Italia.
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