Ridotta di un mese la pena, in appello, nei confronti di Andrei Condrea, di 30 anni, romeno, per il quale è stata confermata la responsabilità per il tentato omicidio di un giovane connazionale avvenuto durante i festeggiamenti di Inycon a Menfi.
La Corte di Appello di Palermo ha ridotto da 5 anni e 6 mesi a 5 anni e 5 mesi la pena nei confronti del romeno. A quanto pare ci sarebbe stata una pregressa relazione tra la vittima dell’aggressione e la sorella di Condrea. Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri, dopo un breve battibecco, Andrei Condrea avrebbe estratto un coltello. Diversi i fendenti che hanno colpito la vittima che poi è stato sottoposto ad intervento chirurgico, all’ospedale di Sciacca.
L’arma utilizzata, un coltello a scatto con lama di circa 8 centimetri, è stata recuperata e posta sotto sequestro dai carabinieri. È stato Condrea, dopo i fatti, a presentarsi presso la stazione dei carabinieri. Il romeno da quella sera non ha mai lasciato il carcere. Nell’udienza di convalida dell’arresto ha dichiarato di aver temuto un’aggressione da parte della vittima che si trovava assieme a tre connazionali. La vicenda destò molto clamore a Menfi proprio perché si è svolta in pieno centro e durante i festeggiamenti di Inycon. Il romeno accoltellato si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Calogero Lanzarone. Nel processo di primo grado l’accusa è stata sostenuta dal pm Michele Marrone. Condrea è stato condannato anche al pagamento di 20 mila euro di risarcimento al romeno accoltellato e di mille euro a un altro connazionale. Per il giudizio d’appello è stato condannato a pagare le spese processuali e 8000 euro a ciascuna delle parti civili.
Giuseppe Pantano, GdS.
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