Il tradimento è un problema che affligge le coppie fin dall’alba dei tempi, e la modernità non ne è immune, anzi.Per quanto riguarda i rapporti extraconiugali, il comportamento umano in questi secoli non è cambiato di molto, motivi e i tassi di tradimento sono (e saranno) sempre gli stessi. Il fattore che più è cambiato negli anni è la tecnologia che si ha a disposizione per smascherare eventuali comportamenti fedifraghi del compagno. Vediamo alcune tecniche tra le più usate negli ultimi anni.
Per scoprire se il partner è infedele c’è chi intraprende la via delle investigazioni private, che segue il fedifrago e scatta fotografie di scene di vita quotidiana atte a eliminare qualsiasi dubbio: il marito mentre bacia un’altra, la moglie sotto braccio dell’amante. Una volta sicuri del tradimento, è necessario nominare un ufficiale giudiziario che prenda coscienza dei fatti e rediga un verbale. Una seconda soluzione spesso usata da chi sospetta un tradimento è noleggiare una sofisticata attrezzatura di spionaggio come la telecamera spia, l’apparecchio per intercettare le chiamate, o delle webcam nascoste.
Anche in questo caso però, non solo il risultato non è assicurato, ma bisogna tenere conto che questo materiale è illegale, complicato da usare e molto costoso. Inoltre, tale tecnica non è legale se la persona non acconsente a essere monitorata, a seconda del paese di residenza e delle leggi in vigore. Al contrario, se la persona rilascia un consenso scritto in tal senso, il metodo risulta legale.
Negli ultimi anni, poi, si è imposto una ‘spia’ di nuova generazione per svelare presunti altarini. Si tratta diapplicazioni che si installano sul telefono della persona da ‘spiare’ e che permettono di controllare il suo smartphone. Tali app consento di monitorare le conversazioni telefoniche, conoscere la posizone Gps ogni ora, leggere gli sms scambiati, le e-mail inviate e l’elenco dei contatti in rubrica. Una soluzione semplice da usare e a buon mercato.
Altri strumenti utilizzati sono il BIBIspy che consente di recuperare tutti i dati di uno smartphone e i rivelatori Gps che servono a localizzare un oggetto perduto o rubato nello spazio e nel tempo: ad esempio, un telefono cellulare, le chiavi della macchina, o animali domestici (applicando questo rivelatore sul collare). I nuovi rivelatori Gps sono diventati più piccoli e dotati di una batteria a lunga durata, l’antenna è interna e spesso si possono ricaricare tramite cavo Usb. L’inconveniente? Il prezzo, che parte da 30 euro al mese.
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