Il deputato Mangiacavallo interpella il governo regionale: “Da oltre 8 anni il territorio piange la pessima gestione della Girgenti Acque Spa, mentre in diversi Comuni i misuratori non sono mai stati installati. Che senso ha farlo proprio ora?”.
Il deputato del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo chiede il blocco immediato dell’istallazione di misuratori idrici, meglio conosciuti come contatori dell’acqua, in tutti i Comuni dell’ex Ato di Agrigento in cui le fatturazioni al momento risultano a regime forfettario, almeno finché non si avrà contezza che la gestione possa passare in mano pubblica.
La legge regionale 19 del 2015 offre l’opportunità di tornare ad una gestione pubblica del servizio idrico in Sicilia e proprio nella ex provincia di Agrigento tutti i 27 Comuni che sono attualmente sotto la gestione privata di Girgenti Acque hanno espresso, attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa, la volontà di passare ad una gestione del servizio idrico integrato, in forma associata e pubblica.
“Da oltre 8 anni, – afferma il parlamentare Mangiacavallo – il territorio Agrigentino piange la pessima gestione della società Girgenti Acque e i cittadini chiedono un ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico. Non capiamo che senso abbia – continua il deputato Cinquestelle – procedere alle installazioni dei misuratori idrici proprio in questo momento storico di transizione e cambiamento. Ad esempio, a San Giovanni Gemini sono gli stessi abitanti a chiedere il Time-Out. È più giusto che siano direttamente i Comuni a scegliere tempi e modalità di installazione”.
Mangiacavallo interpella il governo regionale e quindi il commissario liquidatore dell’Ato idrico di Agrigento, al fine di intimare al gestore il blocco delle installazioni dei misuratori idrici fin quando le operazioni deliberative e di adozione delle modalità di gestione non saranno concluse.
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