Ricco il programma del fine settimana al Festival Orestiadi di Gibellina, promosso dalla Fondazione Orestiadi, con la direzione artistica di Claudio Collovà.
Sabato 11 luglio, alle 21,15 al Baglio di Stefano va in scena Manca solo la domenica di Licia Maglietta, dal racconto di Silvana Grasso; musiche scritte ed eseguite da Wladimir Denissenkov; luci di Cesare Accetta; realizzato da Lucio Sabatino; i costumi sono di Katia Esposito; suono Daghi Rondanini; direzione tecnica Lello Becchimanzi. Prodotto da Teatri Uniti (Napoli).
Esistono amori che non danno la felicità ma… se ne possono vivere altri. Borina, all’anagrafe Liboria Serrafalco sposata Liuzzo, lasciata “vedova bianca” da un marito che fa perdere le proprie traccie, una volta arrivato in Australia, è condannata ad un umiliante disagio sociale, perché non essendo vedova, rappresenta un pericolo per “l’ordine costituito” e per la sessualità. Dunque priva di uno Status, figlia o moglie, che la definisca agli occhi della società, Borina trasforma, trasforma tutto, crea e riscrive un’altra vita fino all’estremo, fino in fondo. La sua vulnerabilità non è stata rispettata e lei si riappropria di tutto e di tutti. Andare lontano dalla propria casa. Fantasticare una vita di sentimenti amorosi e luttuosi. Desiderare passioni, amori e soprattuto uno Status da poter portare dipinto sulla faccia come una voglia di vino o di fragola. E se la realtà le impedisce di vivere tutto questo Borina non se ne preoccupa: pianifica. Ho tratto la drammaturgia di questo monologo, anzi lo definirei melologo, dall’omonimo racconto di Silvana Grasso, scrittura che è canto, scalpello, forbici tatto e senso. Con Wladimir Denissenkov lo abbiamo riscritto in musica, la sua musica, che ha condotta armonica, timbri e inflessioni melodiche russe. Era importante non connotare il racconto con sonorità del nostro sud. Le vedove bianche appartengono alle storie di molti paesi.
Domenica 12 luglio, alle 21,15 è in programma Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij. Uno spettacolo di e con Andrea Renzi. luci Pasquale Mari. suono Daghi Rondanini. Produzione Teatri Uniti.
Armato dei suoi versi e di una Smith and Wesson a canna corta, dalla tribuna di un piccolo tavolino, alle sue spalle il cielo trapunto di stelle, in una immaginaria conferenza cosmica e pirotecnica il grande poeta russo si presenta in tutta la sua smisurata, tenera e trascinante vitalità.
Questa requisitoria poetica ha il suo cuore pulsante nel poemetto la Nuvola in Calzoni, dove il giovane Majakovskij ingaggia un corpo a corpo con i temi universali dell’amore, della religione, della vecchia poesia e della rivoluzione, realizzando un insuperabile manifesto della sua concezione poetica potentemente innovativo sul piano formale. In un montaggio scandito dallo sparo suicida le gemme verbali, le burle immaginifiche, i concitati paradossi, gli amori disperati e carnali e le profetiche visioni di questo gigante del secolo scorso giungono fino a noi.
Il costo del biglietto intero per ogni spettacolo è di 10 euro, mentre il ridotto (over 65, under 24 e titolari ideanet e PMo card) è 8 euro. Prevendite a Palermo da Modusvivendi, via Quintino Sella, 79. Per maggiori informazioni chiamare lo 0924.67844 oppure visitare il sito www.orestiadi.it.
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