Nella giornata di giovedì, l’Assemblea si è riunita per esitare il ddl sull’esercizio provvisorio, approvato con 39 voti a favore, 30 contrari e due astenuti.
A differenza del passato, questo esercizio provvisorio sa di una “manovrina” finanziaria. Il testo consiste in 15 articoli: assegnazione di fondi ai Comuni e alle Province, rimborsi alle aziende sanitarie per il personale comandato all’assessorato regionale alla Sanità, l’accensione del mutuo di 145 mln per l’equilibrio del bilancio, finanziamenti per 2 mln di euro in favore dell’Ente acquedotti siciliani, oltre a 45 mln di euro in favore dell’acquisizione dei servizi delle società partecipate, in particolare per la consortile Servizi ausiliari Sicilia. Si stabilisce in 1 miliardo e 112 mln e 383 mila euro l’importo con il quale la Sicilia contribuisce alla finanza pubblica e si regolamenta che la copertura finanziaria sarà a carico del fondo per lo Sviluppo e la coesione.
Eliminati l’articolo 4 sui finanziamenti ad enti ex tabella H, l’articolo 13 sul finanziamento di iniziative a carattere culturale e gli interventi in favore degli ex Pip di Emergenza Palermo.
L’assessore Baccei, sugli accantonamenti negativi per 1 miliardo e 700 milioni che lo Stato deve alla Regione, ha risposto che al momento non sono disponibili.
Falcone (Fi): «Non mettiamo l’accantonamento, dobbiamo invece inserire una norma di entrata senza accantonamenti; che sia lo Stato a bocciare la norma davanti alla Corte costituzionale».
Per i deputati di Lista Musumeci Gino Ioppolo, Nello Musumeci e Santi Formica, che hanno votato contro la manovra, «si tratta di una vera mini finanziaria che inciderà inevitabilmente sui documenti che il governo presenterà nei prossimi mesi e che continuano ad essere frutto di improvvisazione, del rincorrere i problemi, sottraendo se stesso e il Parlamento ad una seria programmazione».
Per il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone «queste somme sono accantonate dallo Stato ingiustamente. E’ un accantonamento tributario sul quale mettiamo avanti le mani dicendo che lo Stato lo deve riconoscere alla Sicilia. Ma guardiamo al dato positivo».
Per Vincenzo Vinciullo (Ncd) vanno quantificati oltre tre miliardi.
Subito dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio è stato approvato all’unanimità il ddl sui precari degli enti locali che proroga per quattro mesi i contratti, fino ad aprile.
Dopo il ddl sui precari l’Ars ha trattato il ddl sul personale delle Camere di commercio, la cui trattazione è stata rinviata al prossimo mercoledi.
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