Last updated on Luglio 21st, 2016 at 07:43 pm
SERIE A. «E’ stato un bell’anno. Sono contento per il mio presente e per la squadra. Stiamo facendo bene».
Dopo le stagioni delle promesse, il 2014 è stato l’anno della definitiva consacrazione di Paulo Exequiel Dybala che, a 21 anni, è diventato il giovane più interessante del panorama calcistico internazionale.
L’anno 2014 è stato, non solo quello della promozione, ma anche il momento della trasformazione da promessa in realtà del Palermo, maglia con la quale ha messo a segno nei 12 mesi a cavallo tra cadetti e serie A ben 12 reti: 5 in B e 7 in questo primo scorcio di campionato.
«E’ stato un bell’anno
– ha detto Dybala al sito ufficiale del club rosanero – sono contento per il mio presente e per il presente della squadra. Stiamo facendo bene, e speriamo di continuare così il prossimo anno. La promozione? Palermo merita di stare in Serie A, e trovare i tifosi ad aspettarci il giorno della matematica vittoria del campionato, è stato stupendo».
Ad inizio stagione in pochi pensavano che Dybala potesse impiegare appena 16 giornate del massimo campionato per ritagliarsi un ruolo da attore protagonista della serie A. Merito della Joya, ma anche di una squadra che ha saputo valorizzare le caratteristiche di un potenziale campione di assoluto livello. «I nostri segreti – ha spiegato – sono il lavoro e la continuità. Il mister ci dà la spinta e la grinta per fare bene. Io sono cresciuto in campo, sono più maturo. Il gol più bello? Contro il Genoa è stata sicuramente la rete più bella, ma tutti i gol restano nel cuore».
Con Vazquez forma la coppia più affiatata e spettacolare della serie A: inseparabili fuori dal campo (hanno trascorso le vacanze a Parigi insieme alle rispettive fidanzate) ed implacabili dentro il terreno di gioco. Sono loro il vero bonus in più di una squadra che viaggia con passo deciso verso una tranquilla salvezza.
«Franco è cresciuto tantissimo – ha sottolineato Dybala – lo conoscevo già dai tempi dell’Argentina, ero consapevole delle cose che sapesse fare. Col Sassuolo ha fatto una giocata splendida, se avesse segnato con quel pallonetto potevamo chiudere lo stadio e andare a casa (sorride, ndr). Barreto? Mi ha aiutato tanto quando sono arrivato qui, in campo e fuori, aprendomi le porte di casa sua. Mi ha consigliato in tutti i sensi, posso dire che è stato importante nella mia crescita».
Intanto sono, già, terminate le vacanze per i giocatori di Iachini. Da ieri pomeriggio al Tenente Onorato di Boccadifalco è stato effettuato il primo allenamento in vista della ripresa del campionato: il 6 gennaio in casa contro il Cagliari di Gianfranco Zola.
Nino Randazzo de La Sicilia
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