Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Fu istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per dare voce e spazio a un dramma di portata mondiale, che si consuma sempre più spesso all’interno delle mura domestiche (ma non solo), senza distinzione di età, ceto sociale e paese di origine.
Una giornata dedicata alla memoria, per non dimenticare le donne che non ci sono più, ma anche all’informazione alle vittime e ai possibili testimoni, perché si armino di coraggio e denuncino quanto accade.
Ogni anno nel mondo sono 3.500 le vittime di violenza tra partner. Nel 77% dei casi si tratta di donne.
La legge, di recente modificata, è dalla parte delle vittime. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato un decreto legge, convertito in legge il 15 ottobre dello scorso anno, sulla “Prevenzione e contrasto della violenza di genere”, disposizioni finalizzate a rafforzare gli strumenti di prevenzione e repressione di alcune tipologie di delitti consumati nel più ampio ambito della “violenza domestica” sia fisica che psicologica.
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne deve sancire l’incipit di una nuova era, nella quale le donne vittime di soprusi abbattono il muro del silenzio, certe che qualcuno starà al loro fianco.
Per celebrare la Giornata internazionale si svolgeranno diverse manifestazioni in tutta la Sicilia. Nell’isola il Coordinamento donne siciliane contro la violenza ha indetto un flash mob. L’appuntamento è il 25 novembre alle 10 a Siracusa, davanti al palazzo di giustizia. Il corteo, un serpentone di ombrelli rossi, sfilerà fino all’ospedale Umberto I. Segue, alle 16 a Villa Reimann, la presentazione del libro “Parole tossiche” di Graziella Priulla, sociologa della comunicazione e professoressa all’università di Catania.
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi