E’ riapparso il missionario laico. Con la croce sulle spalle raggiungerà il monte Grifone.
Come Gesù, in cammino lungo le stazioni della «Via crucis», anche il missionario laico Biagio Conte ha dato vita ad un simile evento che avrà per tappa finale il monte Grifone dopo essere partito da San Martino delle Scale, vicino Monreale.
Lunedì, a sorpresa, il fondatore della Missione “Speranza e Carità”, al centro di una polemica che lo ha visto abbandonare incredibilmente i centri di accoglienza da lui fortemente voluti per contestare alle Istituzioni il mancato pagamento delle bollette e di alcune tasse, è riaffiorato dopo una permanenza solitaria all’interno di un eremo situato nella nostra provincia. Sono stati alcuni cittadini a segnalare la presenza di “fratel” Biagio, con una croce di legno sulle spalle, mentre percorreva un tratto della circonvallazione.
Biagio Conte, ai primi di settembre ha annunciato l’abbandono della Missione Speranza e Carità di Palermo, da lui creata, a causa del «disinteresse delle istituzioni». Ieri, persistendo il silenzio istituzionale malgrado alcuni segnali di risoluzione della vertenza, ha dato vita ad una marcia silenziosa che è stata accompagnata dalla vicinanza di commercianti che lo hanno dissetato e sfamato nel corso del lungo tragitto e circondato da motociclisti e ciclisti che lo hanno riconosciuto e che hanno percorso assieme a lui alcuni tratti del tortuoso percorso.
“Fratel” Biagio è stato visto sulla corsia laterale della Circonvallazione di Palermo, in direzione Trapani, mentre trascinava una croce. Il missionario laico, dopo l’appello lanciato per avere fondi e sostegno e consentire alla sua struttura di aiutare i poveri, si è chiuso nel silenzio e, come ha spiegato don Antonio Garau, «vive da eremita, abbracciando il Signore».
Dopo avere scelto la strada dell’eremitaggio, nei dintorni di Monreale e San Martino, lunedì a sorpresa il missionario laico ha intrapreso un cammino in giro per la città con destinazione un eremo che si trova sul monte Grifone. Il missionario laico in questo modo sta cercando di tenere viva l’attenzione nei confronti degli ultimi. E mentre è impegnato in questa nuova avventura che ha già fatto il giro del web e dei siti italiani e non continua la gara di solidarietà nei suoi confronti e della Missione, dopo che nei giorni scorsi ha annunciato di essere stanco di lottare contro i mulini a vento e avere deciso di gettare la spugna dopo 25 anni di attività di volontariato perchè lasciato da solo nel più assoluto disinteresse delle istituzioni.
Sono tre le strutture fondata da “fratel Biagio” tra via Archirafi, via Decollati e via Garibaldi.
Il prefetto Francesca Cannizzo, qualche giorno fa, ha presieduto un vertice a Villa Whitaker dopo che il sindaco Leoluca orlando aveva richiamato l’attenzione delle istituzioni per risolvere in tempi brevi la vicenda e consentire, dunque, a “fratel” Biagio di ritornare dagli ultimi e gestire così, in prima persona, la Missione da lui fondata con il sudore della fronte e con tanti sacrifici.
Leone Zingales de La Sicilia
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