Servono meno di 10 mila euro per avere un’ottima casa domotica (termine nato dalla fusione tra domus-casa e robotica) ovvero un’abitazione automatizzata.
Ne bastano la metà per una casa con funzioni di base. La casa domotica viene spesso definita intelligente perché in grado di modificare la configurazione dei suoi apparati in funzione di variabili interne ed esterne e i fattori che incidono sui costi per la realizzazione di un impianto domotico sono opere murarie, grandezza dell’abitazione, numero e complessità dei sistemi da controllare.
In caso di nuova costruzione o in ristrutturazione è possibile utilizzare collegamenti dedicati che da un lato comportano un innalzamento del prezzo delle opere, ma dall’altro portano anche vantaggi poiché i lavori murari si pagano una volta sola. Più costose sono, invece, le opere per realizzare un sistema domotico che comporti interventi successivi.
È importante però comprendere una cosa: più complesso sarà l’impianto, maggiori saranno gli oneri. Il preventivo medio per le dotazioni impiantistiche e domotiche per un appartamento di 100 mq ammonta a circa 9 mila euro.
Fornire una cifra, anche solo approssimativa, per avere un impianto “chiavi in mano” è pressoché impossibile poiché sono troppe le variabili che influiscono sul costo finale, dalla scelta delle funzioni in base alle dimensioni e alla distribuzione degli spazi dell’abitazione all’onorario del progettista e ai costi d’installazione.
Ipotizzando un appartamento di 100 mq composto da soggiorno, cucina, 2 camere da letto, bagno, e balconi si deve ragionare con una potenziale spesa divisa in due fasi: la prima ‘’di base”, con un pacchetto già ricco di funzioni;
la seconda con un’aggiunta di singoli optional che può essere affrontata anche quando l’utente sente l’esigenza di ampliare l’impianto.
La base è composta da 32 pulsanti, interruttori e punti di comando per le tapparelle, 14 punti luce indipendenti,
un cronotermostato, quattro prese dedicate per il controllo degli elettrodomestici, dispositivo per l’invio di messaggi sms per il controllo dell’impianto e dei segnali d’allarme, un dispositivo con avviso sonoro anti-sovraccarico, centralina con protezioni elettriche a riattivazione automatica. Prezzo indicativo: 5 mila euro.
Con questo impianto è possibile creare scenari predefiniti e ambientazioni personalizzate nei vari momenti della
giornata; centralizzare l’accensione delle luci in un unico punto; ridurre i consumi energetici della casa impostando la temperatura solo in alcune fasce orarie; controllare e gestire il clima dal cellulare con gli sms; evitare il distacco del contatore del gestore dell’energia in caso di accensione contemporanea di più elettrodomestici; proteggere
le persone e i dispositivi collegati all’impianto da eventuale fulminazione; gestire in automatico il ripristino della corrente in caso di fulmini o sbalzi di tensione dopo aver effettuato un controllo sull’impianto; inviare messaggi sms di soccorso a parenti e amici tramite numeri predefiniti. Poi si potranno inserire gli optional. Dal kit di videocitofonia con ottima qualità digitale dell’immagine e funzioni aggiuntive di segreteria e intercomunicazione tra postazioni interne (1.500 euro circa) al kit antifurto senza fili a radiofrequenza integrato con l’impianto domotico e due sensori volumetrici (1.300 euro).
È possibile richiedere un pannello di controllo touch-screen per visualizzare su un unico schermo tutte le funzioni della casa con planimetrie e fotografie dell’appartamento, che segnala anche eventi e allarmi e controlla le videocamere interne (3.500 euro), la gestione automatizzata delle tapparelle (500 euro), l’allarme con tanto di sensori per il gas per la chiusura dell’elettrovalvola in caso di fuoriuscita e sistema di avviso pericolo via sms: (200 euro) e videocontrollo ambientale tramite microtelecamere interne (200 euro l’una).
Ancora si possono aggiungere il dispositivo “web server” per il controllo dell’abitazione e la gestione a distanza dell’impianto domotico via Internet (1.100 euro), la gestione del clima “multizona” per la programmazione vigiornaliera o settimanale delle temperature diverse in ogni stanza (150 euro per ogni zona), la regolazione automatica della luce (800 euro), il controllo di luci e tapparelle con pulsantiera senza fili a radiofrequenza (300 euro) e l’allarme allagamento con sensori per la chiusura dell’elettrovalvola principale (250 euro).
E per chi vuole una centralina meteo per rilevare temperatura esterna, velocità del vento, pioggia e luminosità esterna, si può anche richiedere un allarme vento e pioggia con centralina (1.500 euro).
Qualche esempio di scenario domotico?
Esco di casa e comunico all’impianto: “spegni tutte le luci, chiudi le tapparelle e attiva l’antifurto”. Al risveglio: “Apri le tapparelle della camera e accendi la macchina del caffè”. E poi: ‘’Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 7,30 attiva lo scenario risveglio”; ‘’Tutte le sere alle 23 chiudi la valvola del gas cucina e attiva l’antifurto’’.
E poi basta un sms per accendere la luce del soggiorno “Luce soggiorno: accendi” o per conoscerne la temperatura della casa e decidere se accendere il termostato oppure no. LUCA SIGNORELLI
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