Nel tappeto di via Nicolaci quest’anno matrioske e Cremlino.
Un tappeto di fiori, uno stato d’animo che pervade tutta la città. Venerdì scatta a Noto la 35^ edizione dell’Infiorata, l’evento più importante e caratteristico organizzato nella città Barocca.
Via Nicolaci, la via famosa per i balconi dell’omonimo palazzo nobiliare, si trasforma in un lungo tappeto infiorato, sul quale i maestri infioratori netini giocano con i contrasti e con i colori dei petali, realizzando sedici bozzetti.
Sedici quadri, per rendere l’idea, che seguono un tema principale: un anno toccò ai monumenti della città, un altro ancora ai film di Walt Disney. Da due anni a questa parte, l’attuale amministrazione comunale ha deciso di abbattere le frontiere, di guardare fuori dallo Stivale e aprire all’internazionalizzazione della manifestazione. Dopo l’anno scorso, con la 34^ edizione dedicata al Giappone, quest’anno l’esperimento si ripete, e l’edizione inaugurata il prossimo venerdì sarà dedicata alla Russia. Non solo i bozzetti raffiguranti i simboli del paese russo, come la matriosche o il Cremlino, ma anche tanti altri eventi collaterali all’insegna di una tre giorni che se da un lato vuole essere un omaggio alla Russia, dall’altro vuole aprire nuovi confini per la città netina, che si appresta ad accogliere numerosi turisti e visitatori, dalle varie zone della regione e non solo.
Una città che attende questi tre giorni: c’è aria di attesa, di paura per essersi dimenticati qualcosa e la frenesia di farsi trovare pronti. L’Infiorata rappresenta per Noto l’apertura della stagione turistica – che ha già fatto registrare un boom di presenze tra aprile e questo primo scorcio di maggio -, ma anche un’occasione di rilancio per le tante attività commerciali, attanagliate dalla crisi. Il programma degli eventi nell’evento è grande, dettagliato e per tutti i gusti.
L’attrazione principe, ovviamente, resta il tappeto infiorato di via Nicolaci. Non solo quando è terminato e pronto ad essere immortalato – tradizionale la foto delle prime ore dell’alba del sabato mattina, quando ancora la folla di visitatori deve ancora arrivare e ancora fresco l’odore dei petali utilizzati -, ma soprattutto nella fase di realizzazione.
In queste ore, sul basolato si disegnano con i pennelli le linee principali del disegno da riportare, poi venerdì, dal primo pomeriggio, si comincia ad “infiorare”. Operazione che richiede anche tutta la notte: l’atmosfera di quel venerdì si vive una sola volta all’anno. Ogni gruppo di infioratori ha la sua tecnica: c’è chi inizia dai bordi e chi si dedica ai contorni utilizzando la torba bagnata.
I più bravi, invece, pensano ai dettagli, dedicandosi ai volti oppure a quei particolari minuziosi che solo chi ha alle spalle anni e anni di manifestazione riesce a trasformare in un gesto semplice. Tanti gli eventi. Al Convitto Ragusa sarà allestita la mostra “Casa Russia”, con le opere di Oleg Supereco. Domenica l’ultima giornata di festa, con il tradizionale Corteo Barocco. Sfilata in costumi d’epoca, che rievoca i fasti della città e delle sue nobili famiglie. la sicilia
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