Last updated on Ottobre 2nd, 2012 at 02:58 pm
Quanti siano effettivamente gli emedamenti dei deputati alla manovra finanziaria ancora non è dato saperlo. I competenti uffici dell’Ars hanno lavorato fino a sera per la scrematura di quelli improponibili. In ogni caso, superano i mille. Quanti ne arriveranno in Aula lo vedremo oggi. C’è pure un maxi-emendamento del governo. Riportarne i contenuti per intero è impresa titanica. Tuttavia, ci sono alcuni spunti facilmente sintetizzabili. Per la realizzazione d’investimenti infrastrutturali dotati di livello di progettazione esecutiva o definitiva alla data di entrata in vigore di questa manovra vengono stanziati cento milioni. Sono progetti-obiettivo in favore degli enti locali previsti dalla finanziaria dello scorso anno. Si tratta di promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio, nonché di favorire gli interventi diretti a tutelare l’ambiente e i beni culturali, per la realizzazione d’infrastrutture per l’accrescimento del livello di sicurezza, per il risanamento dei centri storici e la prevenzione dal rischio idro-geologico.
Si istituisce un apposito fondo immobiliare sino alla concorrenza di un miliardo gestito dall’Irfis FinSicilia, destinato al settore del piccolo foto-voltaico; solai termici destinati all’autoconsumo fino a 20 mq per famiglie e condomini, fino a 50 mq per piccole e medie imprese; micro-eloico e mini-eolico fino a una potenza massima di 30 Kw per famiglie e condomini, fino a 60 Kw per piccole e medie imprese; impianti di riscaldamento e co-generazione a biomasse di potenza normale non superiore a 20 Kw termici ed elettrici per famiglie e 50 Kw per condomini e fino a 1.000 Kw termici e 350 Kw elettrici per piccole e medie imprese.
Nello stato di previsione della spesa dell’assessorato all’Economia si propone l’istituzione di un fondo preordinato alla riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti: il quanto è tutto da calcolare e verificare. Per far fronte alle commissioni e agli interessi dovuti alla Cassa depositi e prestiti per il sostegno alle imprese e per gli investimenti in ricerca per il 2012 si propone la spesa di duecentomila euro; per la crisi del settore radio-televisivo proposto, a valere 2012, un finanziamento di tre milioni per le emittenti locali. Al fine di favorire il contenimento dei costi di accesso al credito delle imprese aventi sede o unità operativa nel territorio regionale, l’Irfis FinSicilia viene autorizzata a utilizzare fino alla concorrenza di dieci milioni per l’acquisizione di quote di partecipazione azionaria ai patrimoni dei consorzi di garanzia Fidi aventi sede legale e amministrativa nel territorio della Regione e che abbiano già ottenuto il riconoscimento regionale dello statuto.
Significativa la proposta d’incentivo a favore delle aziende che trasferiscono il domicilio fiscale nel territorio della Regione: contributo del 50% delle somme effettivamente versate a titolo d’imposta di reddito della società. Potrà essere corrisposto per un massimo di tre anni. Si riallaccia al vecchio problema delle aziende che operano in Sicilia mentre pagano le tasse altrove.
E ancora, al fine di semplificare e accelerare le procedure connesse alla costruzione nelle città di Palermo e Catania di nuovi stadi, rispondenti a moderni criteri di sicurezza, fruizione, sviluppo delle attività sportive, nonché di redditività dell’intervento e di gestione economica finanziaria, alla realizzazione dei progetti complessivi delle infrastrutture e delle aree funzionali connesse al progetto, purché ricomprendenti stadi o altri impianti sportivi di proprietà comunale che rientrano nei piani di alineazione e valorizzazioni immobiliari dei comuni, si applicano le procedure stabilite con decreto legge del 2008 che prevede ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regione, comuni ed enti locali. In sostanza si accorciano i tempi per la realizzazione di stadi nuovi nelle due maggiori città siciliane.
La Regione potrà acquisire, e poi dismettere, il patrimonio immobiliare degli Iacp per la parte non destinata a finalità di edilizia residenziale sociale, sovvenzionata o assistita. L’alienazione dei beni avverrà a valori di mercato. E ancora, per dare più servizi ai visitatori e tutelare il patrimonio pubblico, si prevede di far pagare un biglietto d’accesso alle aree naturali protette e attrezzate, comprese quelle che si trovano nelle isole minori. Inoltre, i privati potranno gestire all’interno di riserve e parchi, pagando la concessione, alcuni servizi come la vendita di materiale informativo, parcheggi per auto, moto e camper, zone per il campeggio, ristorazione e caffetteria, manifestazioni culturali.
Le aree per le quali si pagherà il biglietto d’ingresso saranno individuate con decreto dall’assessore al Territorio, di concerto con quello all’Economia. Per la concessione ai privati di servizi all’interno, si sancisce che in ogni area naturale protetta facente parte del sistema regionale dev’essere prevista una zona a esclusiva finalità di conservazione dove non sono consentite forme di fruizione.
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