L’assessore regionale «Bozza 2014/20 pronta via alla concertazione». Reale: «Nel nuovo Piano meno misure e più risorse su qualità, mercati esteri ed Expo 2015»
Ezechia Paolo Reale, assessore regionale all’Agricoltura, s’è appena seduto su una poltrona che scotta. È già allarme sul Psr 2014/20: gli altri sono partiti, la Sicilia è ferma.
«Non siamo fermi. La bozza di programma è pronta, stiamo per far partire un percorso condiviso con le categorie. Il via ufficiale non c’è stato per un motivo logico-giuridico: aspettiamo che il ministero approvi le linee della Pac per avere il quadro completo delle misure in cui dovranno essere accolti i rilvievi che la Regione ha fatto al tavolo nazionale contro la penalizzazione di comparti come il grano duro, l’agrumicoltura e l’olivicoltura, per noi decisivi».
Cosa cambierà rispetto al passato?
«Ci sarà una minore polverizzazione di misure e niente fondi a pioggia. Puntiamo su prodotti tipici e certificati: più forza per entrare nei mercati e sostegno contro contraffazione e agropirateria. Puntiamo anche alla vetrina dell’Expo 2015, dove la Regione sarà capofila di u “cluster” internazionale sulla diversità mediterranea. Una vetrina unica».
Anche la dimensione “mignon” delle imprese è un limite da colmare.
«Certo: i consorzi non decollano, ma si deve puntare almeno sulle reti di imprese, che in Sicilia sono ancora una rarità. La Regione, anche con i fondi Ue, deve dare supporto tecnico e “moral suasion” per vincere una barriera culturale, prima ancora che economica».
Ma almeno possiamo ripartire dalla vivacità delle imprese giovanili e femminili?
«È la faccia più bella dell’agricoltura siciliana. Domenica ero al mercato del contadino, a Siracusa: un produttore su due era under 40 e la metà di questi erano donne. Un impatto vicisivo di belle facce, ma anche dati statistici con storie positive di impresa con una spiccata propensione alla modernizzazione e alla qualità. Per loro, nella nuova Pac, c’è una corsia preferenziale. E la Sicilia vuole farle correre, queste aziende innovative».
Ma. B. la sicilia
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