E’ appena uscita nelle librerie e sta già ottenendo il consenso dei lettori, l’ultima fatica letteraria di Enzo Randazzo dal titolo “Sicilia, my love”.
Edito da Medea, il romanzo soddisfa la Legge Regionale n. 9/2011 che promuove la valorizzazione e l’insegnamento della storia, della letteratura e della lingua siciliana nelle scuole di ogni ordine e grado e per questo ha avuto il patrocinio dell’Assessorato Regionale alla Cultura ed all’Identità Siciliana. L’opera rappresenta infatti un inno alle bellezze naturali dell’isola nonché ai valori, alla forza, agli ideali, alla generosità, all’ospitalità e alla laboriosità dei suoi abitanti.
Una visione ottimistica e inconsueta della Sicilia, che tende a sfatare quel luogo comune di “insieme di negatività”, retaggio di tanta letteratura che ha spesso rappresentato il Siciliano secondo la versione gattopardiana del “tipo” inalterabile e refrattario alla Storia.
Emerge in tutto il romanzo, in modo chiaro e netto, il punto di vista di Enzo Randazzo, che “si rifiuta di accettare l’idea di una Sicilia irredimibile e che contrappone al pessimismo della ragione l’ottimismo della volontà”.
Protagonista della vicenda è il singolare Ippocrate Cagliostro, che, come suggerisce il nome stesso, rappresenta la personalità composita del medico razionale e dell’alchimista fantasioso; un personaggio stravagante, originale, arguto e passionale, che dopo un’intensa giovinezza vissuta in una Dorgina d’altri tempi, cresce coltivando l’orgoglio di essere siciliano e di appartenere a “quell’unico cantuccio della terra […] in cui Ippocrate aveva scelto di vivere e morire”.
Diverse le tematiche che emergono sullo sfondo della descrizione paesaggistica e socio-economica della Sicilia, a cavallo tra gli anni ’60 – ‘90: la gioventù di quegli anni, la politica del tempo, l’associazionismo, la protesta studentesca del ’68, le tradizioni popolari, la multiculturalità, l’amore, il giudizio sulle donne, l’emancipazione femminile.
Uno spaccato della Sicilia al tempo del racconto, intercalato da momenti di evasione in cui il lettore viene letteralmente trascinato in una dimensione onirica ove compaiono con grande naturalezza personaggi mitici, dei e semidei.
La capacità pittorica e le scelte lessicali manifestano una grande forza espressiva e comunicativa dell’autore che ha voluto indirizzare anche agli studenti questa edizione di ‘Sicilia, my love’, avvalendosi del prezioso contributo della Docente di Lettere Gisella Mondino, che ha curato la parte didattica del romanzo.
Una scheda di guida all’analisi alla fine di ogni capitolo stimola a riflettere sui molteplici livelli di lettura dell’opera, con esercizi di scrittura, proposte di dibattito, invito alla lettura e filmografia, in una prospettiva interdisciplinare e meta-cognitiva pensata per il lavoro degli alunni e degli insegnanti della Scuola Media e Superiore.
Un’opera letteraria che ha destato l’interesse di artisti e scrittori come Lando Buzzanca e Simonetta Agnello Hornby, autori rispettivamente della prefazione e della postfazione del romanzo. Buzzanca ha sottolineato “la scrittura composita ma omogenea, suggestiva, colta e, al contempo, vivace e spiritosa di Enzo Randazzo, che con Ippocrate Cagliostro ha in comune l’amore per la sua terra”; la Agnello Hornby ha definito ‘Sicilia, my love’ “un’opera dotta ed evocativa, un romanzo di formazione, un romanzo d’amore ed un inno alla Sicilia e alla sua bellezza”.
Claudia Brunetta
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Il libro è assolutamente improponibile ad un pubblico di allievi di scuola media e superiore.
A parte i falsi moralismi, ritengo che sia un libro che non possa essere dato in pasto agli alunni, perchè il messaggio che viene fuori è assolutamente morboso e fuorviante.