All’Ars si inizia a sentire odore di rimpasto. Rosario Crocetta, dopo il difficoltoso percorso che porterà martedì ad approvare la legge sulla riforma delle provincie, con il timore di qualche ripensamento o trappola d’aula rassicura i diretti interlocutori con una dichiarazione chiara: “Da martedì prossimo avvieremo una discussione utile alla ricomposizione del Governo”.
“Si lavorerà a una nuova Giunta, ho dato la mia parola, convocherò i segretari dei partiti della coalizione di governo e affronteremo il tema della giunta, anche se alcune parole, come azzeramento e rimpasto, non fanno parte del mio vocabolario”.
Ad oggi l’Udc ha 3 assessori, il Pd 4 assessori, il resto sono in quota Megafono e al Presidente. Il Pd con il segretario Raciti e il capogruppo Gucciardi spingono per la nuova giunta, invece, Cracolici chiede l’azzeramento.
Articolo 4 e Drs, forti dei loro 14 deputati, chiedo rappresentanza nella giunta di Crocetta. L’Udc spera di non perdere peso in giunta e punta i piedi in aula sulla riforma delle provincie con il Presidente Ardizzone.
Nel valzer degli assessori, tra rimpasto e azzeramento, solo due assessori sembrano intoccabili e cioè Nelli Scilabra alla formazione e Lucia Borsellino alla sanità. Numerosi sono i nomi dei papabili nuovi assessori che circolano, forse potrebbero essere gli stessi 4 capogruppo di Pd, Udc, Articolo 4 e Prs.
Ma potrebbero esserci dei colpi di scena, alla domanda di una presenza in giunta di rappresentanti del NCD, il governatore ha risposto con una dichiarazione fuggente: “Non credo sia all’ordine del giorno”.