Successo per Mario Venuti al Teatro L’Idea di Sambuca di Sicilia.
La recensione del concerto a cura di Giannicola Scopelliti.
Gran bel successo (sabato 22 e domenica 23) per l’artista siciliano Mario Venuti al Teatro L’Idea di Sambuca di Sicilia nel primo dei due appuntamenti della stagione teatrale dedicato alla musica.
Il cantautore, aretuseo di nascita ma catanese di adozione, è tornato live con “L’ultimo romantico Solo” per presentare in chiave acustica (voce, chitarra e pianoforte) il suo ultimo disco di inediti uscito due anni addietro.
Una veste solista per Mario Venuti che ha magistralmente interpretato i suoi più grandi successi della sua ultra ventennale carriera iniziata nei primi anni ’90 con i Denovo, e proseguita poi portando sempre con sé quella “leggerezza pensosa” cara a Italo Calvino.
Performance apprezzatissima dal Teatro “L’Idea” gremito, per l’occasione, in ogni ordine di posto con il pubblico che ha ammirato e riscoperto il bel cantautorato italiano, negli ultimi tempi messo un po’ da parte dai tanti talent.
Un’ora e trenta minuti di concerto con l’inconfondibile voce di Mario Venuti, due chitarre ed un pianoforte nel quasi “familiare” ambiente del piccolo teatro sambucese, con un’acustica a dir poco superlativa.
Una scaletta quasi improvvisata con tutti i suoi pezzi più famosi: ha cominciato al piano con “E’ stato un attimo”, ed ha proseguito cantando “Una pallottola ed un fiore”, “Quello che ci manca” e “Rasoi” (dalla sua ultima fatica discografica) sino ad arrivare ai brani sanremesi “Un altro posto nel mondo”, “A ferro e fuoco” e “Crudele”. E proprio su questo brano ha svelato un curioso retroscena raccontando che alcuni giornali nel 2004 titolarono: “Un sadomaso a Sanremo”, prendendo spunto dal ritornello della canzone.
Successivamente è stata la volta di alcuni brani da lui scritti per altri artisti, come “Amore di plastica” (Carmen Consoli), ed “Echi di infinito” (Antonella Ruggiero).
Il concerto è proseguito con un omaggio a Jimmy Fontana, con un Mario Venuti che ha deliziato la platea con una delle canzoni di maggior successo degli anni Sessanta, “Il mondo”.
A seguire il brano inciso in duetto con la “Cantantessa” Carmen Consoli nel 1998, “Mai come ieri”, che ottenne un notevolissimo successo sia in termini di vendite che di gradimento.
In chiusura spazio ad una delle sue canzoni che non mancano mai nei suoi concerti e che lui stesso definisce come un amuleto: la bellissima “Fortuna”.
Mario Venuti sarà impegnato nei prossimi mesi con la rivisitazione di alcuni brani di inizio anni ’90 realizzati e prodotti con i Denovo, e prima della prossima estate uscirà del nuovo materiale “rispolverato” dalla grande vena artistica di questo straordinario artista.
Infine le mie congratulazioni vivissime al nuovo consiglio di amministrazione del Teatro “L’Idea”, magnificamente guidato da Paola Caridi, nota giornalista e scrittrice, che ha saputo organizzare una rassegna teatrale con tanti interessanti appuntamenti (anche musicali) sino al prossimo mese di maggio.
Giannicola Scopelliti