Mentre è attesa per il mese di aprile la messa in funzione delle tre gigantesche antenne Muos recentemente sollevate da grosse gru e collocate nelle tre torri della Base della Marina militare americana di Ulmo, riprendono le iniziative di lotta programmate dai vari movimenti e comitati che da anni si battono su tutti i fronti istituzionali e legali, volti a bloccare la realizzazione e l’attivazione dell’impianto ad alta emissione di onde elettromagnetiche e per le quali si temono conseguenze dannose per la salute umana, l’ambiente e la flora e la fauna della riserva naturale Sughereta di Niscemi.
Sabato infatti, si terrà a Caltanissetta una manifestazione organizzata dal Coordinamento regionale dei comitati No Muos.
I manifestanti, si concentreranno con striscioni e bandiere No Muos alle 9.30 a piazza Falcone Borsellino e poi si muoveranno in corteo verso la Prefettura di Caltanissetta. La manifestazione si concluderà alle 12.30 davanti il palazzo del governo con lo svolgimento di una conferenza stampa. Per sabato 1 marzo invece, è previsto un altro corteo di protesta in contrada Ulmo promosso sempre dal Coordinamento regionale dei Comitati No Muos.
Il Coordinamento regionale dei comitati No Muos puntualizza nel documento le responsabilità della Regione Siciliana, per il balletto delle revoche e contro-revoche in cui si è distinta e del Governo nazionale che ha sottoscritto trattati internazionali appropriandosi di competenze del Parlamento.
«Ma ad essere stati multati e denunciati – conclude il documento – sono soltanto le attiviste ed gli attivisti No Muos, rei di essersi opposti contro chi ha calpestato il diritto ed ha messo in pericolo la salute, l’incolumità, l’avvenire e l’identità culturale di un territori». Insomma su tutto il territorio di Niscemi vi è ancora la mobilitazione per cercare di fermare la realizzazione del Muos americano.
Alberto Drago lasicilia
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