Giornata da incorniciare, quella di martedì, per la Ferrari. Nel 116° anniversario della nascita di Enzo Ferrari, il Cavallino Rampante incassa infatti il riconoscimento di marchio «più forte» al mondo da parte dell’istituto inglese Brand-Finance; manda agli archivi un bilancio 2013 chiuso con un utile netto di 246 milioni di euro, e un fatturato di 2,3 miliardi, entrambi record per la casa emiliana, e inaugura il nuovo Museo Enzo Ferrari, altro gioiello da gestire insieme al Museo Ferrari di Maranello visitato, lo scorso anno, da 320.000 persone.
In attesa della nuova stagione sportiva, in cui «logicamente vogliamo provare a vincere» visto che «la Ferrari è l’unica squadra al mondo che quando arriva seconda si scatenano tragedie», scandisce il presidente Luca Cordero di Montezemolo, l’azienda modenese porta a casa, per il secondo anno consecutivo, la palma di marchio «più forte» tra i primi cinquecento al mondo, lasciando dietro di sé – tra gli altri – Coca Cola, seconda; Google, quarta; Hermes e Rolex (settima e ottava) e persino la fabbrica dei sogni della Walt Disney, decima nella classifica di Brand-Finance.
Un risultato, il primo posto, frutto di un marchio – osserva l’istituto britannico – «riconoscibile in tutto il mondo, anche dove le strade non sono ancora arrivate» e di cui, assicura Montezemolo, «siamo contenti: abbiamo fatto un buon lavoro per migliorare l’esclusività del brand».
Soddisfatto per il marchio, il n. 1 della Rossa si mostra soddisfatto anche per i risultati economici 2013 che definisce «straordinari» e grazie ai quali Ferrari «ha battuto tutti i record» inanellando un utile di 246 milioni (+5,4% sul 2012), un fatturato di 2,3 miliardi (+5%) e una posizione finanziaria netta di 1,36 miliardi sull’onda del successo sul mercato britannico, il migliore in Europa, su quello nordamericano (+9%) e sui mercati di Cina e Giappone, quest’ultimo cresciuto del 20 per cento.
A completare la data da “circoletto rosso” per la Ferrari sul calendario, l’inaugurazione del nuovo Museo Enzo Ferrari, che sarà gestito insieme a quello di Maranello. «Due musei complementari – chiosa Montezemolo -: uno che racconta la vita» del Drake «dalla nascita fino alla fondazione della Ferrari» e «quello di Maranello più in linea con gli ultimi 30 anni dell’azienda».
All’inaugurazione, ieri, del nuovo Mef, anche Piero Ferrari, il figlio dell’uomo che ha dato inizio alla storia del Cavallino Rampante. Nel museo, oltre a poter vedere le automobili più significative della storia di Ferrari pilota, creatore della Scuderia e costruttore, si entra in una vera e propria “macchina del tempo” che fa percorrere ai visitatori 100 anni di storia attraverso una multiproiezione che avvolge il pubblico tra immagini, suoni ed emozioni.
Gianluca Angelini lasicilia
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