Questo mese di febbraio sarà decisivo per l’approvazione da parte dell’assemblea regionale siciliana del disegno di legge Leanza, che contiene la proposta di aprire non un solo casinò in Sicilia, bensì due: uno a Palermo ed uno a Taormina.
Il fatto che febbraio sarà un mese decisivo è soprattutto una speranza, in quanto il disegno di legge ha avuto un iter già tortuoso e prolungato.
La prima proposta è stata lanciata in maniera informale nell’estate dello scorso anno, ma questa si è trasformata in un disegno di legge ufficiale solo lo scorso dicembre.
E mentre la proposta iniziale riguardava la riapertura dello storico casinò di Taormina, presto si sono aggiunti nel disegno di legge anche Palermo ed altre quattro località della nostra isola: sei in tutto, troppe affinché il disegno di legge eventualmente approvato dalla Regione Sicilia potesse essere preso in seria considerazione a Roma.
Ecco quindi che le località proposte si sono ridotte a due, Taormina e Palermo: forse già troppe, ma renderebbe il disegno di legge più facilmente approvabile dall’Assemblea Regionale ed anche a Roma, dove saranno eventualmente proposti emendamenti. Questo perché da più parti si considerano gli effetti positivi che avrebbe sull’economia siciliana l’apertura di almeno un casinò, soprattutto se inquadrato in una più ampia strategia turistica.
La presenza di un casinò certamente arricchisce l’offerta turistica della regione, anche in un’ottica di futura sostenibilità. Se infatti si potrebbe pensare che non è il momento di aprire un casinò a causa della concorrenza del gioco online, vale invece l’esatto contrario: altri casinò, sia in Italia che all’estero, hanno intrapreso partnership con PokerStars ed altri operatori di gioco per organizzare tornei di poker proprio nei casinò “terrestri”, tornei che magari prevedono la possibilità di potersi iscrivere anche partecipando a turni di eliminazione giocati online.
La presenza di sale da poker online è quindi un’opportunità per poter organizzare all’interno di un ipotetico casinò siciliano tornei con giocatori che provengono dall’Italia ed anche dall’estero, che trascorreranno quindi i giorni del torneo sulla nostra isola. Ed inoltre l’apertura di un casinò in Sicilia avrebbe senso dal punto di vista storico. I quattro casinò presenti in Italia sono stati infatti autorizzati in zone prossime ai confini per evitare (o contenere) flussi di giocatori italiani nei casinò stranieri posti vicini al nostro confine.
Questo può valere anche per la Sicilia: non ci sono casinò presenti nel centro-sud Italia ed è per questo che molti italiani del sud fanno viaggi a Malta proprio per giocare nei casinò maltesi. Ma questo è un aspetto che riguarderà l’eventuale passaggio in Parlamento a Roma, prima di tutto il ddl dovrà essere approvato in regione.
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