In pericolo l’attività in Sicilia. Dopo l’appello del Coni Sicilia, bocciato anche l’emendamento proposto dall’on. Salvo Pogliese. Leggi 8, 18 e 31 a rischio.
Lo sport siciliano ormai vicino al tracollo se non si corre subito ai ripari e la Regione Siciliana deliberi presto contributi adeguati a sostegno dell’attività.
Un grido d’allarme lanciato forte dal Coni Sicilia che continua a raccogliere le numerose istanze di Federazioni, Enti di promozione sportiva, discipline sportive associate, associazioni benemerite, Cip e delegati provinciali Coni con la proposta di una legge presentata mercoledì scorso all’Ars.
«Una legge elaborata dalla Commissione normativa del Coni Sicilia – ha sottolineato il prof. Giovanni Caramazza, presidente del Coni Sicilia – che è stata condivisa da tutto il mondo sportivo siciliano e che rappresenta la vera rivoluzione del mondo sportivo visto che attualmente siamo schiacciati da una legge che mortifica e paralizza tutta l’attività sportiva».
E oltre al Coni in prima fila per provare a risollevare le sorti dello sport siciliano, anche l’on. Salvo Pogliese, vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana,
«Il Governo regionale e la maggioranza – spiega l’on. Salvo Pogliese – con la bocciatura in Commissione Bilancio dell’emendamento da me presentato, insieme ai colleghi Falcone e Vinciullo, per vincolare 2 milioni da destinare allo sport, dimostrano ancora una volta grave insensibilità per le esigenze del settore sportivo siciliano, sia di vertice che di base, già duramente colpito dalla «scomparsa» dei contributi previsti dalle leggi 18/86 e 31/84, e i cui finanziamenti negli ultimi tre anni sono passati da 12 milioni di euro agli 0 euro di quest’anno».
L’on. Salvo Pogliese mercoledì scorso ha presentato in Commissione Bilancio dell’Ars, congiuntamente agli onorevoli Pdl Falcone e Vinciullo, un emendamento, poi bocciato dalla Commissione, che impegnava il Governo regionale a vincolare 2 milioni di euro dello stanziamento aggiuntivo di 6.636.000 euro dell’ex «tabella H», all’interno della quale erano già inseriti gli stanziamenti per lo sport, al finanziamento del settore sportivo.
«L’auspicio ora è che maggiore sensibilità sia dimostrata dall’Ars in sede di variazioni – conclude Pogliese – affinché si destinino allo sport siciliano fondi adeguati per sostenere le migliaia di società sportive che quotidianamente lottano per trasmettere i sani valori dello sport e far conoscere positivamente la Sicilia in Italia e nel mondo attraverso la partecipazione ai campionati di vertice».
Le leggi 18 e 31 per l’attività di vertice ormai rischiano di sparire definitivamente e la legge 8, l’unica che ancora rimane in piede, rischia la stessa sorte. «E i numeri parlano chiaro – spiega Sergio Parisi, presidente della Fin Sicilia – visto che per la legge 8 erano state presentate 2.500 istanze di società siciliane, ma dopo la richiesta di ulteriori documenti, alla scadenza ha vista la presentazione di sole 1.000 istanze e quindi 1.500 società hanno rinunciato».
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi