Molti si ritengono dei maghi con le carte, ma pochi saprebbero rispondere a questa domanda: quando sono nate la carte da gioco?
Se avete in mente scenari medievali di corte e pensate che è proprio in quel momento storico che le carte da gioco abbiano fatto la loro comparsa, sappiate che siete abbondantemente fuori strada sia a livello storico che a livello geografico.
Il Medioevo è roba di mille anni fa quando invece la carte da gioco di anni ne hanno 4.000! Già proprio così.
Certamente nessuno avrebbe mai immaginato che a distanza di millenni le carte sarebbero ancora state le protagoniste dei principali giochi online.
I primi esempi di carta da gioco vengono fatti risalire all’antica Cina del secondo millennio a.C. Ovviamente a quei tempi nessuno in Occidente immaginava cosa e dove fosse la Cina e ci sono infatti voluti millenni affinché poi gli Arabi portassero in Europa le carte da gioco che peraltro loro avevano conosciuto in India, dove erano arrivate dalla vicina Cina.
Il successo delle carte da gioco fu subito straordinario. Bisogna pensare (ed ora sì che si parla di Medioevo) che a quell’epoca nelle case non esistevano tutte le forme di intrattenimento che abbiamo oggi. Con le carte, invece, il divertimento era alla portata di tutti; in famiglia come nelle locande ed in tutti i luoghi pubblici.
In Italia, dalle parti di Bologna, prima dell’anno mille, viene collocata storicamente la prima fabbrica di carte, realizzate allora in legno e raffiguranti solo numeri visto che era vietata la rappresentazione di figure umane.
A dire il vero però il rapporto con i giochi di carte non fu sempre idilliaco. Basti ad esempio pensare che nel 1300 nel Regno di Toscana ci fu addirittura chi impose una tassa sull’immoralità per chi era uso a giocare a carte, e non a caso, in quel preciso momento storico, tali giochi erano per lo più appannaggio di gente ricca o comunque in grado di spendere.
http://www.piacenzantica.it/page.php?197
http://www.letarot.it/page.aspx?id=283
Salve, gradirei un opinione su quanto riportato in questi articoli
Grazie per l’attenzione