«Non mi asfalteranno, io vado avanti con il mio programma di governo», dice Rosario Crocetta in replica all’affondo del segretario pd Giuseppe Lupo.
«Mi sembra strano – continua il presidente della Regione – che cerchino di mettere il bastone tra le ruote al primo governo di sinistra che c’è dopo tanti anni. Io veramente mi sarei aspettato che venissero a visitare in ospedale gli agenti feriti. I siciliani mi hanno dato un mandato e io lo porto avanti. Il Pd si mette contro un governo che sta lottando contro la mafia e il malaffare? Faccia pure, chiuderà di fronte alla storia e alla società. In Sicilia è sempre stato minoritario, si vede che vuole continuare in questo modo».
Lupo dice: fuori il Megafono dal Pd.
«Ma io al governo penso».
Lupo dice ancora: i rappresentanti del Pd escano dal governo.
«Non mi pare che ci siano molti assessori disposti ad andarsene. Il problema è interno al Pd, ma a me interessa il governo, il rispetto degli impegni con il popolo siciliano».
In sostanza, cosa risponde a Lupo?
«Ma cosa debbo rispondere? Mentre io sto passando uno dei momenti più drammatici della mia vita, sono vivo per miracolo e grazie al sacrificio della mia scorta, loro impeterriti fanno la direzione e lanciano anatemi. Io comunque vado avanti, con il programma, con i miei assessori senza guardare in faccia a nessuno e senza farmi mettere la museruola da nessuno».
Oggi allora che succede al vertice di maggioranza?
«Ci confronteremo lealmente con tutti gli alleati, faremo il punto sul programma avviato, ma non credo che ci saranno altri che vorranno aggregarsi a questa logica». Crocetta ieri sera ha visitato i feriti al Cannizzaro (condizioni «severe, ma stabili» per Antonio Gricoli, 45 anni, e Vincenzo Zerbo, 50, per trauma cranico e trauma toracico) e poi è andato a una messa al Duomo di Catania. «Quegli agenti sono degli eroi. Tony Gricoli che era alla guida, per evitare di finire addosso all’auto dove mi trovavo con gli altri agenti della scorta, ha sterzato finendo contro un blocco di cemento che non era illuminato. E’ successo perché ad un tratto ci siamo ritrovati un’auto ferma in quel casello. Quell’automobilista doveva essere in preda al panico perché non capiva se si trovava davanti a un cancello, se doveva rallentare. Per una frazione di secondo non abbiamo colpito l’auto davanti. La seconda vettura di scorta che a sua volta sopravveniva ci ha salvati andando a impattare contro il muro di cemento, ma i due agenti sono stati feriti gravemente. L’agente Gricoli ha agito per evitare una vera e propria strage. Non potete capire la mia rabbia per quel casello buio e stretto da terzo mondo. Farò un’inchiesta al Cas. Nessuna vendetta, ma chi ha sbagliato deve pagare».
Perché non è andato alla direzione del Pd a Palermo?
«Ma in queste condizioni di stress, di dolore, di apprensione come potevano pretendere che andassi alla direzione del Pd, io debbo stare accanto ai miei uomini che sono rimasti feriti per salvarmi la vita. Ma che scherziamo? La politica non può condizionare l’anima, i sentimenti delle persone, non si possono manovrare delle persone come se fossero delle macchine senza cuore. Ma si rendono conto di cosa ho passato? Ma non babbiamo, va. Io stasera sono andato in ospedale e poi in Duomo a pregare. Ora vanno dicendo che io ho preso a pretesto l’incidente di Siracusa per evitare per evitare di parlare di rimpasto. Sono andato ieri a Gela per cambiarmi i vestiti e ho accettato di parlare alla festa del Megafono per rassicurare le cinquemila persone presenti sulle mie condizioni. Ma dover dire queste cose come a giuficarmi perché non sono andato al vertice mi sembra incredibile. Ma che sentimenti hanno sotto la camicia, niente? E dire che Lupo è dell’Opus Dei».
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