«Assassini, assassini», ha gridato ieri mattina una delle tante donne No Muos quando ha visto dall’esterno della base americana di nuovo in azione una delle gigantesche gru a lavoro insieme ad altri operai e tecnici nel cantiere Muos della Base militare americana di Ulmo.
E così dopo il via libera ai lavori del sistema di comunicazioni satellitari, quello che il popolo dei No Muos temeva si è verificato: la ripresa dei lavori nel cantiere militare statunitense. «Datevi una mossa», ha continuato a gridare la giovane donna No Muos, invitando al telefonino altri attivisti a raggiungerla all’esterno del cantiere di Ulmo.
«Le gru sono entrate di nuovo in azione per il completamento della terza torretta – ha urlato -. Sta per essere montato l’ultimo basculante, le torri sono pronte ad accogliere le tre gigantesche paraboliche».
È così scattato da parte dei vari movimenti, comitati e delle mamme No Muos il reperimento di documentazioni fotografiche e filmati sui lavori, poiché, a dire dei No Muos, sarebbero ripresi senza il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. E se così dovesse essere, i No Muos sono pronti a presentare nuove denunce alla magistratura.
Il team legale del Comitato No Muos avrebbe già depositato una diffida alla continuazione dei lavori per la mancanza delle certificazioni ambientali. Oggi assemblea pubblica in piazza Vittorio Emanuele con inizio alle 18 per discutere dello studio eseguito dall’Istituto superiore Sanità.
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi