Ha 21 anni Laura Gallo, giovane e talentuosa violinista nissena che ha partecipato qualche settimana addietro al Progetto musicale europeo PurPur, che ha visto la grande orchestra di giovani musicisti provenienti da tutta Europa diretta da Ivan Repusic in concerto al Festival Kvarner di Opatija, in Croazia, e in apertura del Festival di Lubiana.
Faticoso ed impegnativo il lavoro di preparazione ai due concerti soprattutto perché si è incrociato con l’ultima importante tappa del percorso accademico di Laura, il diploma di violino conseguito all’Istituto musicale Bellini di Caltanissetta, dove la giovane violinista ha studiato sotto la guida del maestro Raffaello Pilato.
Laura Gallo è approdata all’orchestra Purpur grazie al maestro Stefano Pagliani, già collaboratore di Abbado, e docente della cattedra di violino del Conservatorio di Modena, che aveva avuto modo di ascoltare la giovane artista nissena apprezzandone le qualità musicali.
«Mi sono dovuta preparare studiando tantissimo – dice Laura – anche perché le parti dell’orchestra mi sono state inviate con molto anticipo ed ho dovuto studiare sodo per arrivare perfettamente preparata alle prove prima dei concerti. Ero comunque motivata dal fatto di fare un’esperienza mai affrontata prima, in orchestra con colleghi che provenivano dalle migliori scuole di violino di tutta Europa, ed ero al tempo stesso molto emozionata ma il maestro Pagliani mi ha dato fiducia in me stessa».
L’Orchestra Purpur, fondata nel 2011 nell’ambito del progetto PurPur European Sound Interchanged, che si avvale, tra gli altri, della collaborazione dell’Accademia musicale Eisler di Berlino, del Conservatorio di Parigi, della Royal Academy of Music di Londra e dell’Università della Musica di Vienna, è composta stabilmente da circa 70 elementi ma spesso l’organico richiede un ampliamento, a seconda delle occasioni in cui è chiamata ad esibirsi e del repertorio.
Così al maestro Pagliani, come agli altri grandi nomi che collaborano con l’orchestra, è stato chiesto di portare con sé gli alunni che riteneva meritevoli e in grado soprattutto di affrontare la prova del saper stare in orchestra.
Tre i siciliani coinvolti, una violoncellista e due violinisti, tra cui appunto la giovane nissena; tutti gli altri ragazzi, tra cui anche alcuni fiati, provenivano da Modena, Bologna, Firenze, L’Aquila. «L’esperienza è stata molto formativa – sottolinea Laura Gallo – perché è sempre utile misurarsi con colleghi che hanno una preparazione eccellente e poi perché qui da noi è difficile potere avere simili occasioni di confronto perché in zona non ci sono orchestre».
Non era però questa la prima esperienza in orchestra per Laura, che ha già suonato con il progetto giovanile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e in altre orchestra in tutta Italia che si formano stagionalmente per gli allestimenti estivi delle opere liriche. Ma la violinista nissena è un talento alquanto versatile, a conferma della sua innata musicalità: suona, infatti, anche in duo di musica da camera con la pianista Brenda Vaccaro e, con un repertorio completamente diverso, nell’Orchestra Pop Siciliana. Ma ammette, non senza un po’ di rammarico, di avere più contatti musicali fuori dalla Sicilia che qui. Ennesima paradossale conferma che non sappiamo tenere qui i nostri talenti migliori, magari creando qui i festival, di respiro euro mediterraneo, ed aprendo le strutture che ci sono affinché diventino case dell’arte.
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi