Già nella scorsa legislatura il deputato regionale del Pd Filippo Panarello lo aveva proposto e oggi dopo il polverone che sta tirando su l’operazione “Mala gestio”, riguardante appalti truccati e una maxitruffa all’Ue, dove sono coinvolti numerosi parlamentari, viene avanzata nuovamente la proposta di contromisure concrete volte ad evitare che il coinvolgimento di singoli ricada sulle istituzioni e su figure che dovrebbero primeggiare per etica e moralità.
Panarello ha dichiarato: “Mesi fa ho scritto al presidente dell’Ars e a tutti i capigruppo per chiedere di prevedere la decadenza dagli incarichi interni al parlamento per i deputati destinatari di misure di custodia cautelare o interdittive: credo che questa proposta non possa più essere tenuta nel cassetto”. “Bisogna evitare che il coinvolgimento di singoli ricada sulle istituzioni, ben venga dunque una riflessione all’Ars su etica e moralità in politica, ma approviamo subito misure concrete per tutelare la massima istituzione regionale”.
Quella del deputato regionale Panarello è una posizione condivisibile poiché attualmente anche in caso di arresto, un deputato regionale mantiene la carica interna all’Ars (ad esempio presidente o vicepresidente di commissione, o componente del Consiglio di presidenza).
Forse è la volta buona che questa proposta etico- morale, volta a difendere le istituzioni e la loro integrità, venga presa in considerazione.