Crocetta ha sentito Hahn al telefono, presto visita del commissario a Palermo. Dal ministro Trigilia grande attenzione per l’Isola.
Come spesso capita, le missioni sottotraccia sono più utili delle cerimonie ufficiali. Non si è parlato in dettaglio di Sicilia, martedì, nel corso dei tavoli ufficiali in cui il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha accolto il commissario europeo alle Politiche regionali, Johannes Hahn.
Anche perché martedì a Roma non c’era il governatore Rosario Crocetta, che ha optato per gli impegni istituzionali all’Ars, fra legge elettorale e manager della sanità. Ma a Roma c’era l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi. Che, pur incontrando l’ospite mittleuropeo in un lungo colloquio riservato, s’è tenuto lontano dai riflettori della conferenza stampa e del successivo convegno nel Forum della Pubblica amministrazione.
Ma l’assessore Bianchi ha comunque messo a frutto la giornata a Roma – dove lui è di casa – per incassare alcuni risultati importanti. A partire da quello che gli premeva di più: «Sbloccare il Piano di azione e coesione», un “tesoretto” di circa un miliardo di euro per il quale ha ottenuto dal ministro Trigilia, «in continuità con l’ottimo lavoro già svolto con Fabrizio Barca», l’impegno di «disponibilità delle risorse, con il via libera della Commissione europea, entro luglio.
Si tratta di soldi “cash”, prelevati dalla programmazione ordinaria, destinati a un piano per il lavoro e lo sviluppo in Sicilia. Un cilindro magico da dove tirar fuori le risorse per le destinazioni più disparate: dal credito d’imposta per le imprese ai cantieri per disoccupati nei comuni, dal contributo per la cassa integrazione agli stipendi dei Pip.
Assessore Bianchi, non s’è parlato di Sicilia nel tavolo con Trigilia e Hahn. Ha pesato l’assenza del governatore Crocetta a Roma?
«No, assolutamente. L’incontro di oggi (martedì per chi legge, ndr) non aveva, nell’ambito dell’agenda ufficiale, un’importanza rilevante per la Sicilia. In primo piano c’è stata l’emergenza Calabria e si è discusso soprattutto di questa situazione, prendendo la decisione di istituire una task force come quella già al lavoro per la Sicilia».
Ma comunque la presenza di Hahn era un’occasione di confronto da non perdere…
«Certo, ma non l’abbiamo persa. Io personalmente ho avuto un confronto informale con il commissario europeo, che ha sentito Crocetta al telefono. Non c’era l’urgenza di incontrarsi in quest’occasione, e poi il presidente e Hahn hanno concordato un incontro successivo, probabilmente da tenersi a Palermo in occasione di una visita ufficiale. Magari alla presenza del ministro Trigilia, che s’è ovviamente dimostato molto sensibile alle esigenze della nostra regione, in continuità con il proficuo lavoro già avviato con il suo predecessore Fabrizio Barca».
A proposito di Trigilia. Lei non avrà perso l’occasione per pressarlo sulle esigenze di cassa della Regione. A partire da quel miliardo di euro del Piano azione e coesione da cui dipende un bel po’ di ossigeno per la Sicilia…
«Certamente, abbiamo parlato anche di questo, oltre a riprendere tutti gli argomenti già affrontati con Barca. Trigilia, come del resto ha fatto Hahn, ci ha rassicurato sulle perplessità che potenzialmente potevano esserci sul nostro piano. C’è il via libera sostanziale da Roma e da Bruxelles: le risorse del Pac, materialmente, saranno disponibili a luglio. E continua il dialogo col ministero su altre iniziative importanti».
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