Ciclismo: Giro d’Italia
Un capolavoro e proprio nella tappa, ironia della sorte, che partiva da Caravaggio. Salvatore Puccio, ciclista menfitano appartenente al Team Sky, ha percorso la tappa diciassette del Giro D’Italia piazzandosi al sesto posto.
E poi dicono che il diciassette porta male. Che questo fosse il giro dei siciliani è stato confermato nella tappa vicentina dove a vincere è stato Giovanni Visconti ed a tenere la maglia rosa Vincenzo Nibali. Proprio di Nibali aveva parlato Puccio ai microfoni di Sky insieme al compagno di squadra Cataldo, al quale aveva «soffiato» la maglia rosa nella seconda tappa in occasione della cronosquadre di Ischia per via di un’errata interpretazione del regolamento e che lo aveva di fatto consegnato alla storia dello sport agrigentino facendolo diventare il primo ciclista della provincia a raggiungere questo traguardo, ma anche alla storia del Giro stesso visto che nessun atleta aveva mai indossato la maglia rosa a queste latitudini.
A chi malignava un fuoco di paglia Puccio ha risposto presente: sesto posto percorso in cinque ore, quindici minuti e trentaquattro secondi. Solo Visconti in fuga, come detto, ha fatto meglio. Puccio è arrivato con un gruppo di ciclisti tra cui spiccano nomi come Modolo, Pozzato ed Evans. Adesso arrivano gli ultimi giorni di Giro. I sacrifici saranno ancora di più perché le tappe di montagna, specialmente quelle previste in Trentino, saranno massacranti. Dopo il ritiro del Capitano Bradley Wiggins adesso tutto il Team Sky lavora per portare il colombiano Rigoberto Uran trionfante a Brescia. Non sarà facile, visto che c’è un siciliano come Nibali al comando, ma se è vero che chiodo scaccia chiodo allora potrebbe essere determinante in questo recupero «molto improbabile» proprio Salvatore Puccio.
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