Il mare calmo di questi giorni ha agevolato la ripresa di sbarchi sulle coste siciliane. Da giovedì nel Canale di Sicilia è un susseguirsi di sbarchi, operazioni di soccorso e continui ulteriori avvistamenti.
Si è rischiata pure l’ennesima tragedia. Un gommone di circa 10 metri, quasi completamente sgonfio, è stato raggiunto dalla nave “Vega” della Marina militare italiana, da un mercantile straniero e, successivamente, dalle motovedette della Capitaneria di porto di Lampedusa.
Sedici naufraghi, tra cui 12 donne, due bambini e due persone che necessitavano di assistenza medica, sono stati recuperati dalla “Vega”, a bordo della quale è presente un team sanitario, che ha prestato le prime cure del caso. Gli altri 77 migranti tratti in salvo sono stati trasbordati sulle motovedette della Guardia Costiera. Drammatiche le operazioni di salvataggio, rese particolarmente difficili dal fatto che alcuni naufraghi alla vista delle unità di soccorso si erano tuffati in mare. I soccorritori si sono avvicinati e ad uno ad uno hanno recuperato le persone in acqua, e successivamente quelli rimasti sopra il natante, ormai in balia del mare. Tutti sono stati trasportati a Lampedusa. Si tratta di profughi dell’Africa subsahariana, partiti dalle coste libiche il giorno prima. Poche ore prima sulla coste di Lampedusa 26 nordafricani, 17 algerini e 9 tunisini sono stati bloccati dai carabinieri intervenuti dietro la segnalazione di alcuni pescatori. Un altro carico di disperati, 90 subsahariani è stato soccorso ad alcune miglia dell’isola più grande delle Pelagie da una motovedetta della Guardia costiera.
Più o meno alla stessa ora, davanti alla costa di Siracusa, la Guardia costiera metteva in salvo 64 persone trascinate dalla corrente a 12 miglia dalla terraferma, su un peschereccio in avaria sul quale viaggiavano anche 22 minori, tra cui una bimba di quattro anni, probabilmente siriana.
Venerdì mattina, infine, un altro gommone carico di migranti in difficoltà nel Canale di Sicilia ha lanciato l’Sos con un telefono satellitare. La richiesta di soccorso è stata raccolta da Aden Sabrie, un giornalista somalo che collabora con la Bbc. I naufraghi hanno detto di essere in 115, tra cui 17 donne e otto bambini, e di essere partiti giovedì sera dalle coste libiche. La loro imbarcazione è stata raggiunta da due mercantili. Messa al corrente della situazione, la Guardia costiera italiana ha contattato le due navi che si trovavano nell’area, una battente bandiera panamense e l’altra maltese, che hanno assistito i migranti.
Arrivi ma anche trasferimenti. Complessivamente sono 103 i migranti che hanno lasciato Lampedusa, 40 trasferiti in un centro di espulsione e saranno rimpatriati nei prossimi giorni; 63 hanno raggiunto il Cara di Mineo. Intanto, le buone previsioni meteo lasciano presagire nuovi sbarchi, mentre nel centro d’accoglienza di Lampedusa – dove un’ala è inagibile per un incendio che si è verificato il 23 settembre 2011 – attualmente vi sono 410 migranti.
Sicilia Notizie Cronaca Attualità News Politica Economia Lavoro Enogastronomia Sport Viaggi