Due vittorie consecutive hanno cambiato la vita di Zamparini e di una intera città.
«Il segreto della rinascita? Beppe Sannino».
Non ha dubbi Maurizio Zamparini nell’individuare l’artefice di un riscatto inaspettato. Due vittorie consecutive hanno cambiato la vita al presidente e ad una città intera. Si sogna e si spera avendo, questa volta, una base solida di partenza.
L’aggancio al treno-salvezza consente di guardare con fiducia ad un futuro che adesso appare più rosa che nero. “Sannino sta lavorando bene, sta dando motivazioni ai giocatori – ha sottolineato Zamparini – i ragazzi hanno ritrovato l’orgoglio e sicuramente non vogliono andare in serie B”.
Non ci vogliono andare, soprattutto, tifosi ed appassionati che domenica torneranno in massa allo stadio per sostenere la squadra nella partita con il Bologna. Saranno più di ventimila domenica al Barbera (un biglietto di curva costa 6 euro) ad assistere alla prima di sette “finali” che valgono un posto nella prossima serie A. “Sono tutte finali – ha spiegato Zamparini – ho visto la squadra decisa ed anche la sfortuna ci ha abbandonato. Ilicic? E’ da grandissimi club, lo si deve immaginare in una squadra nella quale tutti parlano la sua lingua”.
Se Ilicic giocherà così come ha fatto con Roma e, soprattutto, Sampdoria a fine stagione ci sarà la fila in viale del Fante per accaparrarselo, ma adesso lo sloveno è “patrimonio” del Palermo e “risorsa” preziosa nel testa a testa per la salvezza. C’era apprensione per le sue condizioni dopo la partita con la Samp. Ilicic, dopo una partita straordinaria, era uscito dal campo dolorante, ma i dubbi sulle sue condizioni sono stati subito spazzati via al Tenente Onorato di Boccadifalco.
Sannino è orientato a confermare con il Bologna la stessa squadra di Marassi: l’unica novità potrebbe essere il ritorno di Munoz (dopo la squalifica) in difesa e l’avanzamento di Donati (a scapito di Rios) in mezzo al campo.
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