Amministrative rinviate, si va alle urne il 9-10 giugno 2013.
Legge elettorale: Slittamento anche per consentire l’introduzione del doppio voto di genere. Lo sbarramento scende al 4%. Niente più rimborsi alle aziende che assumono consiglieri dopo le elezioni.
Schede separate per sindaco e consiglio comunale? Deciderà l’Ars.
La tornata amministrativa per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali, come già annunciato da giorni, slitta ancora. La giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha deciso che le urne saranno aperte il 9 e 10 giugno e non più il 26 e 27 maggio.
Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 23 e 24 giugno.
Si voterà in 138 comuni, tra i quali quattro capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Siracusa e Ragusa.
L’ulteriore rinvio delle elezioni amministrative, la prima volta erano state convocate per il 21 e 22 aprile anche per le Province ora abolite (il ddl sull’abolizione delle Province, in una nota diffusa ieri, passa definitivamente il vaglio del commissario dello Stato. Infatti, gli uffici di piazza Principe di Camporeale non hanno riscontrato profili di incostituzionalità nella legge approvata dall’Ars la scorsa settimana), è stato adottato per consentire all’Ars di apportare alla legge elettorale alcune modifiche, decise dalla commissione Affari istituzionali, come l’introduzione del doppio voto di genere: un uomo e una donna, per aumentare la componente femminile nelle assemblee elettive.
La commissione ha approvato pure un emendamento che abbassa dal 5% al 4% la soglia di sbarramento. Inoltre, saranno negati i rimborsi alle aziende per i consiglieri comunali assunti dopo l’elezione. Una norma che mette fine ad un meccanismo che, negli anni, è costato parecchi milioni alla pubblica amministrazione.
L’introduzione della doppia scheda, una per l’elezione del consiglio comunale ed una per l’elezione del sindaco, è stata rinviata alla volontà dell’Aula.
La soglia del 5% per accedere alla ripartizione dei seggi nei consigli comunali, nella passata legislatura, è stata una battaglia del Partito Democratico, che ha voluto allineare le assemblee degli enti locali all’Ars. Una norma che, però, non ha frenato il proliferare delle liste civiche che raramente sono riuscite a superare lo sbarramento. Il meccanismo ha penalizzato anche i partiti minori, specialmente della sinistra, come Sel e Idv.
L’Assemblea regionale siciliana tornerà a riunirsi lunedì 8 aprile 2013 alle ore 16.00.
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