Last updated on Marzo 21st, 2013 at 08:42 am
Alla Camera Amoddio (Pd) e Lo Monte (cd); gualdani (pdl) al senato. Giovanni Pistorio (Udc) resta fuori: «Mi ritiro».
Il gioco delle opzioni dei capilista candidati in più circoscrizioni di Camera e Senato, ha consentito a 7 dei primi dei non eletti in Sicilia, di varcare venerdì la soglia di palazzo Montecitorio e di palazzo Madama. Ma non per tutti è andata bene.
Infatti, Giovanni Pistorio, secondo della lista Udc per la Camera nella circoscrizione Sicilia orientale, benché primo dei non eletti, non ritorna in Parlamento.
Perché il segretario regionale Udc Gianpiero D’Alia (capolista anche nella Sicilia occidentale) ha optato per il suo collegio «naturale» (è messinese) facendo così scattare l’elezione di Ferdinando Adornato, calato nelle liste siciliane per decisione di Casini.
Nel Pdl, l’opzione Berlusconi per il Molise ha consentito l’elezione del primo dei non eletti al Senato, Marcello Gualdani. Ha scelto palazzo Madama anche il capogrupo all’Ars, Francesco Scoma. Al suo posto a Palazzo dei Normanni andrà Giuseppe Milazzo.
Anche il primo dei non eletti del Pdl alla Camera (Sicilia occidentale), Nino Bosco, approda a Montecitorio poiché il capolista Angelino Alfano, ha optato per la circoscrisione Piemonte 1. Il segretatio del Pdl è stato eletto anche nelle circoscrizioni Piemonte 2 e Lazio 1.
Approda alla Camera dei deputatii la prima dei non eletti del Pd nella Sicilia occidentale, Maria Iacono, perché il capolista Bersani ha optato per l’Emilia Romagna; e Sofia Amoddio, nella Sicilia orientale, avendo Flavia Piccoli Nardelli, capolista del Pd, optato per una circoscrizione del Nord.
Laura Boldrini, capolista di Sel in entrambe le circoscrizioni siciliane per la Camera, ha optato per la Sicilia orientale, lasciando via libera a Occidente al segretario regionale del partito, Erasmo Palazzotto. E’ tornato alla Camera dei deputati anche Carmelo Lo Monte, ex Mpa, candidato nella lista Centro democratico di Bruno Tabacci, che ha scelto la Toscana.
Il gioco delle opzioni ha penalizzato la messinese Sofia Martino, prima dei non eletti di Sel nella circoscrizione orientale per la Camera e il catanese Giovanni Pistorio, ex Mpa, transitato nell’Udc.
«Sono uno dei tanti – ha sottolineato Pistorio – che non torna in Parlamento. All’Udc sono arrivato lo scorso dicembre e sono stato candidato al secondo posto per la Camera dei deputati. La sconfitta è stata eclatante. E’ stato scelto Adornato, premiato dal partito romano. Per me si chiude la stagione politica, preferisco fare altre cose nella vita. Però, questo processo di cambiamento non mi convince».
Ciò che brucia di più a Pistorio non è però la mancata rielezione, ma la sentenza di appello della Corte dei conti che lo ha condannato, insieme con gli assessori del governo Cuffaro e alcuni componenti la commissione Sanità dell’Ars, al risarcimento di 11 milioni di euro per la gestione del 118: 729 mila euro più interessi ognuno. «Non abbiamo commesso alcun illecito – si è difeso Pistorio – il numero degli assunti è aumentato perché abbiamo ridotto da 36 a 30 le ore di lavoro, come prevede il contratto di solidarietà». lasicilia
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