Last updated on Marzo 21st, 2013 at 08:43 am
Piazza Armerina: Capitale del gusto per quattro giorni. Da oggi i sapori del Festival di MeDieterranea. Cibo da Sicilia, Marocco, Israele e Ungheria.
Da oggi e fino al 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe, nel cuore della Sicilia, a Piazza Armerina, si svolgerà “MeDieterranea Sapori e profumi dal Mediterraneo – Festival del buon mangiare e del buon vivere” evento enogastronomico e culturale di respiro internazionale che vedrà la cucina come chiave di unione ed elemento di pace e condivisione tra i popoli del Mediterraneo.
L’evento, così chiamato in onore della Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Unesco, avverrà alla presenza dei più importanti chef, pasticceri e panettieri d’Italia, Israele, Turchia, Marocco e Ungheria e prevede l’allestimento di ristoranti etnici, laboratori didattici, degustazioni, serate di musica, poesie e reading, tavole rotonde presso la prestigiosa cornice artistica del Chiostro dei Gesuiti, con altri momenti culturali presso Palazzo Trigona della Floresta e visite guidate in centro storico e al Parco Archeologico Villa romana del Casale sito Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Il progetto fa seguito al protocollo d’intesa, siglato il 19 marzo 2012 dal sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, per il Comune di Piazza Armerina, e dal presidente nazionale del Club arti e mestieri, Fausto Rivola, mirato alla valorizzazione delle tradizioni popolari enogastronomiche e turistico-culturali della città di Piazza Armerina e del suo territorio. Partner del progetto anche l’Ente Parco Archeologico “Villa romana del Casale” e il comitato piazzese del quartiere Castellina.
L’evento si inserisce nell’ambito della Festa di San Giuseppe, che in provincia di Enna è particolarmente sentita, e che vede l’allestimento delle “Tavolate di San Giuseppe”. Ed infatti la manifestazione culminerà con la “Tavolata” allestita nella caratteristica chiesa di San Giuseppe di via Mazzini nel centro storico piazzese.
Nella tradizione popolare, San Giuseppe, è il santo protettore dei poveri e dei derelitti. Il giorno della sua festa si ricorda la sacra coppia di giovani sposi, che in un paese straniero ed in attesa del loro bambino, si videro rifiutata la richiesta di un riparo per il parto. Questo atto, che viola due sacri sentimenti, l’ospitalità e l’amore familiare, viene ricordato con l’allestimento nelle case delle “tavolate” promesse come ex voto: le persone bisognose, i “santi”, sono invitate al banchetto e dopo la benedizione della tavola da parte del sacerdote sono servite dal padrone di casa.
Il banchetto vede la preparazione in casa, con l’aiuto di tutta la famiglia, di tante prelibatezze tipiche della cucina tradizionale: primi piatti, come la pasta con i legumi e la pasta con la mollica; dolci; broccoli; cardi e altre verdure fritte. Le tavolate vengono apparecchiate in una sorta di altare a più piani con preziose tovaglie ricamate a merletti e tombolo, terraglie eleganti, su cui si espongono le immagini di San Giuseppe o della Sacra Famiglia. I padroni di casa preparano o commissionano a un panettiere il “Pane di San Giuseppe”, un pane che raffigura gli oggetti quotidiani del Santo falegname e i cosiddetti “pupiddi”.
Si invitano i vicini, i parenti gli amici, anche gli sconosciuti possono entrare e gustare quanto cucinato: il senso dell’ospitalità e dell’amore verso il prossimo si è concretizzato. Per Piazza Armerina la “Città dei mosaici” questa importante manifestazione sarà una delle tappe del modello di sviluppo basato sulla valorizzazione del patrimonio e dell’identità locale. La Villa romana del Casale, bene patrimonio Unesco dal 1997, è il secondo sito romano più visitato in Italia dopo gli scavi di Pompei, alla fine di quasi 5 anni di lunghi restauri e lavori di rimusealizzazione, è tornata a splendere registrando nel 2012 un aumento del 20% dei visitatori rispetto al 2010. Per il 2013 il monumento punta a raggiungere nuovamente la soglia dei 400 mila visitatori annui.
Il centro storico della città costituisce il secondo magnete dell’offerta di patrimonio rappresentando un contesto complessivamente ben conservato all’interno del quale chiese, conventi e palazzi si contano in grande quantità. Sotto l’aspetto culinario Piazza Armerina ha una cucina basata principalmente sulle verdure e sui prodotti della terra oltre che sulla cacciagione e l’allevamento soprattutto ovino. Conosciuta anche la tradizione dei “guastidduni” pane di grano duro, in grandi forme rotonde da 2 chili, e quella di alcuni pani speciali legati a tradizioni religiose, oltre a una rinomata pasticceria basata sui prodotti locali – i “puzzudati” a Natale, i “palummeddi” a Pasqua- che costituiscono una parte importante del patrimonio culinario. Non a caso dunque l’iscrizione nel 2010 della Dieta Mediterranea come Patrimonio immateriale dell’Umanità celebra un aspetto della cultura italiana che è parte dell’identità nazionale.
«E’ motivo di grande orgoglio per la comunità piazzese -dice il sindaco Nigrelli- poter ospitare nella nostra amata Città un evento di carattere internazionale e di così ampio respiro culturale»”. Così Fausto Rivola: «Il nostro Club rappresentato sul territorio dagli chef piazzesi Giovanni Di Bella e Massimiliano Placca, è onorato di poter continuare, grazie a questo protocollo, a contribuire anche per i prossimi anni alla valorizzazione turistica di Piazza Armerina». I due chef Di Bella e Placca, nello scorso gennaio hanno partecipato per l’Italia al campionato mondiale Golden Bread Cup 2013, che si è svolto a Rimini, ed è stato vinto proprio dalla squadra azzurra che oltre ai due armerini era composta anche dagli chef Mauro Alboni di Ravenna e Maurizio Guidotti di Bologna.
Il programma
Sabato 16: ore 09-12,30 e 14,30-17 Laboratori didattici su prenotazione. Ore 11,30 ricetta con degustazione: Israele; ore 16,30 ricetta degustazione Ungheria. ore 19,30-21.30 degustazione di un menu preparato dalle varie nazioni offerta minima 10 euro.
Domenica 17: ore 9-12,30 e 14,30-17 Laboratori didattici Onav di degustazione di vini su prenotazione; ore 11,30 ricetta degustazione Marocco; ore 12 produzione artigianale dei bomboloni, Collegio dei Gesuiti; ore 19,30 e 21.30 cena degustazione
Lunedì 18: ore 9-12,30 e 14.30-17 Laboratori didattici; ore 11,30 ricetta degustazione Ungheria; ore 10 Laboratorio sul pane a cura del Gal e della Soat; ore 16.30 ricetta degustazione Marocco; ore 18 “Il vino di Polifemo”; ore 19,30 e 21.30 cena degustazione.
Martedì 19: ore 9 Preparazione delle Tavolate di S. Giuseppe; ore 10 Laboratorio sul pane; ore 11,30 ricetta degustazione Israele; ore 18 Tavolate di S. Giuseppe
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